Nella mia vita ho esplorato il mare, lungo le rive della fantasia. Territori isolati comparivano, dove frequentemente gli animali si fermavano, rivestiti di colori luminosi, al giorno affascinati come l'arcobaleno. Quando i temporali e la notte li rendeva spenti, s'intravedevano con difficoltà, per scappare dalla paura. In questo mare le rive non sono di nessuno. Il porto accede ad altri mari inesplorati; sono al largo spinta dallo spirito di avventura, e l'esistenza dell'affetto con l'amore come accompagnamento.
La notte scura come il buio, un pezzo di cuore frantumato che cade, il dolore dentro di sé: brivido, risveglio, un respiro profondo, non disse nulla, e poi guardò alla finestra, il respiro diminuì. Dolci lacrime rigarono il volto, una presenza invisibile.