Amo le parole che mi confortano, amo le parole che mi sorprendono, amo le parole che mi esortano, amo le parole che mi fanno sorridere, amo le parole che mi fanno sognare, ma amo anche i i silenzi comprensivi di chi mi vuole bene.
Vorrei vedere i bimbi felici, ovunque nel mondo; vorrei vedere i loro occhi sorridere; vorrei vederli giocare e saltare pieni di gioia, vorrei vederli sognare e realizzare i loro sogni. Vorrei vederli inseguire un aquilone, vorrei sentire il canto festoso delle loro risate. Non vorrei vedere i loro volti tristi e spenti, né le loro braccia stanche. Vorrei vederli bambini, bambini soltanto.
Non c'è niente che tu non possa fare oggi. Non c'è niente che tu non possa sognare. Non c'è cielo che non possa osservare il tuo volo. Non c'è mare che tu non possa navigare. Non c'è niente che tu non possa migliorare. Non c'è niente che non si possa fare col cuore. Non c'è limite alla nostra forza interiore.
Auschwitz, 27 gennaio 1945: dal ricordo la speranza
Quando la dignità dell'uomo viene rubata, soppressa, barattata con parole di pietra, sguardi freddi di disprezzo. Quando l'uomo viene ridotto a un numero senza valore, quando non conta il nome che porta, l'emozione che prova, la vergogna che gli scivola addosso per il disagio, la sofferenza che vede intorno e che sente dentro; quando non ha più ricordi, perché gli hanno rubato anche quelli... quando l'attesa della morte è speranza... non è più un uomo, non è più nulla, non sente più nulla. Dal ricordo la speranza che l'uomo sia uomo ovunque nel mondo.
Il passato è ormai passato e i ricordi, belli o brutti, sono in un angolo del nostro cuore. Il futuro ancora non c'è. Ciò che conta è il presente: viviamo ogni istante, ogni emozione, perché è da come viviamo il presente che dipenderà il nostro futuro.
Castelli di sabbia Stupendi e delicati imponenti e fragili; fantasia e realtà mescolata ad onde di mare e sabbia rovente. Sapiente mano ha eretto con cura e poi abbandonato. Raggi di sole piovono addosso caldi e pungenti e il castello si asciuga e rende al mare l'onda rubata. Pian piano vacilla; un colpo di vento completa poi tutto: una folata di sabbia e la torre va giù. Il mare osserva attento e discreto, poi sottovoce sussurra all'onda ingenuo scherzo. E l'onda, pronta e spavalda, spruzza gocce di mare e il castello stanco, si siede sfinito. Triste destino di cose belle ma vuote dentro: crollano al primo colpo di vento.
L'amore non ha ali ma ti fa volare. Non ha armi, ma ti ferisce. Non ha artigli, ma ti graffia l'anima. Non ha voce, ma ti urla dentro. Non ha mani, ma ti accarezza il cuore. Non ha fuoco, ma ti brucia dentro. Non ha labbra, ma ti bacia dolcemente. Non ha occhi, ma ti guarda nell'animo. Non ha parole, ma ti sussurra tenere frasi. Non ha luce, ma ti illumina gli occhi. Non ha strumenti, ma ti fa ascoltare una musica dolcissima. L'amore è l'Amore ed è la sua magia a farti sentire libero e leggero come se avessi le ali.