Soffia vigoroso il vento, tra le fronde dei possenti arbusti sospirano soavi le limpide e gracili ninfe leggere passeggiano tra i forti rami e delicate si innalzano all'arminioso respiro dei grigi ruderi. Le nubi scorrono leste nel vago pomeriggio d'autunno alterando la teatrale litania, titubanti si accostano gli slanciati elfi dalla acuta vista e fuggevoli intraprendono una enigmatica danza di timore... celere accorre la nefasta pioggia arrestando l'irreale ballo di un sogno folle di paura, troncando la vita.
Canta leggero il vento e gioia rude conquista i vicoli seminudi. Lungo i marciapiedi solitari scorrono le povere foglie cedute e poi inebriate dalla lesta folata. Un ubriacone accasciato lungo l'esile viottolo rimosso dalla decrepita comunità canta leggero al vento. Storie d'Amori irrealizzabili e osteggiati dall'antagonismo del mondo insorto. Storie di eroi obliati da menti 'altruì, completamente in potere delle illusioni. Canta leggero il vecchio ubriacone. Storie di uomini, uomini dimentichi dei loro Saggi avi avvolti dal Bene Supremo, uomini dimentichi del loro pegno, il passato.