Scritta da: Alice Z.
in Poesie (Poesie personali)
Smarrito e sorpreso,
dall'ardore inaspettato,
che con indicibile audacia,
si addentra profondamente,
dove capire non serve,
ma assaporare è dovuto.
Ergo Primavera.
Composta sabato 21 marzo 2020
Smarrito e sorpreso,
dall'ardore inaspettato,
che con indicibile audacia,
si addentra profondamente,
dove capire non serve,
ma assaporare è dovuto.
Ergo Primavera.
Vivere è aspettare di morire
un'attesa indeterminata
e definita da termini
non valutabili né troppo prevedibili
fuori dal controllo
e dalla volontà
dell'individuo per cui
l'aspettativa è tutto ciò che rimane.
Una clessidra già avviata,
un finale già scritto
con la penna dell'esperienza
che è tutto ciò che acquistiamo
e non sfruttiamo,
con il caro prezzo della vita.