Scritta da: Amalia Spadola
in Poesie (Poesie personali)
Come la tartaruga attende quell'onda che lenta la culli verso i fondali di casa
sulla battigia cammino a piedi nudi,
il vento carezza la mia pelle ripulendo la mia essenza,
il calore della sabbia riscalda il sangue che ormai fluido scorre nelle vene,
e tutto sembra più chiaro, semplice;
lentamente immergo la mia anima nel sorriso scintillante del mare,
provando a respirare di nuovo,
in punta di piedi senza far rumore provo a leggere la tua anima
sentendomi quasi invadente,
ora il sangue scorre più veloce,
la luce del sole esalta lo scintillio del mare,
il respiro è ancora lento,
troppo lento,
l'onda tarda ad arrivare,
e quando quel sorriso impetuoso del mare arriva,
sento...
vivo...
esisto...
Composta venerdì 2 marzo 2012