Poesie di Andrea Calcagnile

Libero professionista nell’edilizia, nato martedì 26 settembre 1995 a Copertino(LE) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Andrea Calcagnile

L'insegnante degli intrecciamenti

Lei, proprio lei
è la mia insegnante,
è specializzata negli intrecciamenti,
beata lei,
io non ci riesco.
Riesce ad intrecciare
i suoi soavi fili capelluti,
riesce ad intrecciare
i peli del suo cane,
riesce ad intrecciare
l'erba quando è verde,
riesce ad intrecciare
l'amore che regna
nei cuori dei suoi familiari,
formando una famiglia compatta,
riesce ad intrecciare
il suo cuore col mio,
riesce ad intrecciare
le nostre mani
allorquando ci vediamo,
ed io divengo felice,
sentendomi miracolato e appagato.
Lei è un genio in tutto questo.
Andrea Calcagnile
Composta venerdì 22 giugno 2018
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    Scritta da: Andrea Calcagnile

    Il giorno dopo

    Una volta, nella brezza della sera
    volevo scovare qualcosa che non c'era,
    ero insieme alla mia solitudine
    e lavoravo con la mia attitudine,
    una mancanza diveniva brutale,
    non era pasqua, non era natale,
    era un giorno, un giorno usuale,
    volevo la mia anima uguale.
    Lei mi mancava tantissimo,
    il giorno dopo fu bellissimo.
    Andrea Calcagnile
    Composta venerdì 15 giugno 2018
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      Scritta da: Andrea Calcagnile

      I seguaci dell'ipocrisia sacra

      Vivono i loro giorni seguendo una legge,
      non sono diversi da noi, qualcuno li protegge,
      soprattutto quando colmano le loro tasche
      anche nei giorni pieni di false burrasche.
      Si travestono, per loro ogni giorno è carnevale
      e la recitazione diviene sempre più abituale,
      non tutti appartengono al genere umano buono,
      i mass media parlano del loro frastuono,
      di quello che producono in maniera silenziosa,
      quando seducono la donna con una rosa.
      Con eloquenti parole conquistano la gente,
      questa ci casca, non perché sia indulgente,
      ma perché vuol morire lietamente
      e in modo che abbia forte la mente.
      C'è chi li disprezza e chi li venera
      e c'è chi prega nella notte nera.
      Gesù Cristo è lassù, non accoglierà i bugiardi,
      accoglierà i veri buoni, scruterà i loro sguardi,
      accarezzerà i loro visi e i loro sorrisi,
      in eterno loro abiteranno nei suoi paradisi.
      Andrea Calcagnile
      Composta sabato 5 maggio 2018
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        Scritta da: Andrea Calcagnile

        L'interminabile amor

        Il nostro interminabile amore
        non ha mai piagato
        il nostro cuore.
        L'interminabile amore
        è soltanto nostro,
        io e te su questo mondo,
        come due bandiere
        innalzate,
        abbiamo conquistato
        l'inconquistabile.
        Il mio amore piange,
        versando lacrime rosse,
        rosse di felicità,
        rosse come i nostri cuori.
        Le lacrime rosse
        sostentano il mio organismo,
        lui a lungo vivrà,
        grazie a te amore mio.

        Il mio amore
        piange d'amore felice.
        Andrea Calcagnile
        Composta domenica 18 marzo 2018
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          Scritta da: Andrea Calcagnile

          Gli occhi di una madre

          Dinanzi agli occhi esterrefatti
          di mia madre sono suo figlio
          e un umile poeta.
          Tempo fa, dinanzi agli occhi,
          a volte distrutti di mia madre,
          ero un bambino
          irriverente e scamiciato.
          Oh mamma!
          Se io avessi capito prima...
          Una delle cose che più ci emozionò,
          fu quando adagio mi calmai.
          La nostra emozione più suggestiva
          giunse quando lei lesse
          la mia prima poesia.
          Lei non se l'aspettò
          e con mirabili lacrime mi ringraziò.
          Andrea Calcagnile
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            Scritta da: Andrea Calcagnile

            Dove ci porta la via

            Un giorno passeggiando
            nella natura dei boschi,
            notai una lunga callaia
            e curiosamente
            mi avvicinai ed entrai.
            Le siepi così fulgide e alte,
            mi fecero spiare
            su in cielo,
            un qualcosa di ammirabile,
            era una nuvola
            a forma di cuore.
            Rimasi talmente fatato,
            che la contemplai
            per molto tempo.
            Abbassai per un istante
            lo sguardo benevolo,
            poi lo rialzai nuovamente,
            per riguardare, solo
            che la via era cessata,
            e sentii soltanto le grida
            della natura uccisa,
            trasformata in nuvole di fumo
            dalle centrali nucleari.
            Andrea Calcagnile
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