Fitto nel ricordo c'è un profuno che sa di mistero, un'essenza dolce e da brivido. L'assaporo e vedo te: bambina e più che bella. Poi chiudo gli occhi e ci sono io, distratto e da te gelato, confuso in mezzo al vento dei tuoi mille sguardi.
Sei la prima poesia, sei vento fra i capelli e colore mattutino. Sei il sorriso di un'anziana signora e lo sguardo incuriosito di chi mi siede accanto.
Sei tutto e sei niente, sei l'amore e sei la morte. Sei un uomo senza orecchie, una piazza che si muove e un bambino mal vestito che triste mi si avvicina. Sei il colore che cercava per disegnare chissà che cosa, sei il mondo che non vuole e quello che invece sogna, sei le monete che gli ho dato ed il suo triste sorriso che piano si allontana.
Oh vita, tu sei bellezza ed orrore, guerra e pace, sei la luna con le stelle ed il mare con le onde, sei notte e giorno, sei inizio e fine e sei me e lei.
Si, sei anche lei, il mio angelo perduto e poi ritrovato, la strada che percorro e la donna che amo da quando amare so.
Voglio viverti vita mia, fino alla morte dei miei pensieri e fino alla fine dei miei giorni. E fino ad allora proverò a cambiarti, da cima a fondo, seguendo il disegno di un bambino triste che da te non ha avuto niente.