Poesie di Andrea Manfrè

Lavoratore, nato domenica 2 dicembre 1984 a Bassano del Grappa (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Leggi di Murphy, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritta da: Andrea Manfrè

Sei

Sei magnifica,
sei splendida,
sei adorabile,
sei immancabile,
sei indispensabile,
sei straordinaria,
sei forte,
sei lunatica,
sei solare,
sei libera,
sei indipendente,
sei stravagante,
sei vicina,
sei lontana,
sei triste,
sei felice,
sei amica,
sei fidanzata,
sei moglie,
sei madre,
sei
sei semplicemente donna.
Andrea Manfrè
Composta domenica 8 marzo 2009
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    Scritta da: Andrea Manfrè

    Stanotte è diversa

    Stanotte è diversa
    la notte è carica
    carica di qualcosa che deve cambiare
    che deve mutare
    è giunta l'ora del rinnovamento
    di prendere coscienza di se stessi
    di dominare la propria vita
    è finita l'epoca di essere succubi degli altri
    di essere intrappolati da erbacce
    che ci usano e ci abusano
    perché siamo fiori
    degli splendidi fiori
    ed è giunta l'ora di sbocciare.
    Andrea Manfrè
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      Scritta da: Andrea Manfrè

      Ti amo per come sei

      Ti amo per come sei,
      misteriosa come non mai,
      velata come sempre.

      Nascondi quel che puoi,
      creando un'atmosfera irreale
      ma adorabilmente tranquilla.
      Tutto attorno a noi
      sembra fermarsi
      come d'incanto.

      Non c'è più la frenesia
      del mondo moderno.
      Ci sei solo tu,
      irraggiungibile
      ed io,
      a contemplarti
      in questo silenzio
      carico di emozioni.
      Andrea Manfrè
      Composta sabato 24 gennaio 2009
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        Scritta da: Andrea Manfrè

        Come una candela

        Come una candela,
        dopo aver sciolto tutta la cera,
        ti abbiamo visto spegnerti.

        Non eri solo, altre candele
        ti hanno sempre circondato
        ed hanno illuminato il tuo cammino,
        in questo difficile periodo.

        Tu ignaro, hai sempre arso,
        come una candela appena accesa,
        di serenità, di pace,
        nonostante i dolori e le difficoltà
        aumentassero giorno dopo giorno.

        Ciao zio.
        Andrea Manfrè
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          Scritta da: Andrea Manfrè

          Ti prego non amarmi

          Ti prego non amarmi
          non son degno di averti al mio fianco
          di uomini migliori ce ne sono un'infinità
          ma te sei unica al mondo

          perché hai voluto donare a me il tuo cuore
          quel cuore che fa sussultare il mio
          che mi dona gioia, felicità e spensieratezza
          quando sto insieme a te
          e che mi dona tristezza, dolore e preoccupazione
          appena ti allontani da me

          come potrò mai renderti felice abbastanza
          io che non potrò mai regalarti
          la luna od una stella per l'eternità
          ma solo il mio umile cuore per tutta la mia vita.
          Andrea Manfrè
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            Scritta da: Andrea Manfrè

            Stasi II

            Siamo abituati a vivere la giornata,
            giorno dopo giorno, settimana dopo settimana
            ma ti trovi in alcuni periodi in cui
            devi alzare gli occhi e guardare inesorabilmente oltre
            ed è li che ti accorgi di ciò che sta succedendo
            che quella vita, la tua vita non è nelle tue mani
            ma è condizionata dagli altri, dal mondo intero
            ed è li che ti accorgi di essere piccolo
            piccolo in questo mondo
            ma sai che sopra di te
            ci potrebbe essere qualcuno
            su cui contare.
            Andrea Manfrè
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              Scritta da: Andrea Manfrè

              Stasi

              Sono in un momento di stasi
              quasi in balia del tempo
              dello scorrere lento ed inesorabile del tempo
              forse troppo lento per me, forse troppo lento per la vita
              verso questo futuro, così incerto
              così indipendente da noi
              incapace di prenderlo per le redini
              gestirlo, guidarlo, condurlo verso i miei sogni
              verso le mie aspettative
              quasi come fossi la pedina di un gioco.
              Andrea Manfrè
              Composta sabato 18 ottobre 2008
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                Scritta da: Andrea Manfrè

                Polesine

                Terre strappate con forza dall'acqua,
                prima paludi ora immense distese coltivate
                con grano straniero, legumi lattiferi,
                dolci tuberi e foglie essicabili,
                intervallate di tanto in tanto
                da condotte irriganti, stradine bianche,
                solitari alberi o piccoli boschetti,
                caseggiati antichi o strade nuove.

                Terre che hanno dato alla luce e oscurato
                persone care
                che la mia fanciullezza hanno segnato ed istruito.

                Dai primi passi qui fatti alle estate giocose,
                dai primi lavori ortolani ai lunghi giri...
                di strada in strada in groppa alla leona
                e con splendidi ed affascinanti racconti
                di tempi passati, di vite altrui,
                quasi come favole.

                Storie di conti, baroni, di tenute,
                di vite passate, presenti e future,
                di persone sconosciute o conosciute,
                ma sempre di fatti veri, mai inventati.

                All'ombra di questa maestosa pianta
                i cui dolci frutti assaporai in fanciullezza
                anno dopo anno, estate dopo estate,
                mi rendo conto che la vecchiaia non è solo umana,
                ma anche vegetale.
                Il tuo tronco infatti racconta tutta la tua vita vissuta,
                mentre i tuoi rami mostrano lentamente la tua
                sempre più acuta sofferenza.
                Andrea Manfrè
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                  Scritta da: Andrea Manfrè

                  Vedo...

                  ... Vedo la luce della notte
                  che rende le cose velate, omogenee.
                  Qualche lampione illumina la strada
                  e di tanto in tanto qualche auto lascia la sua scia.
                  Se non fosse per queste auto il paesaggio
                  sembrerebbe una fotografia di una terra in letargo.
                  Ma questa notte sarà diversa,
                  complice una festa non nostra.
                  I giovani usciranno e di porta in porta
                  bussando con una domanda.
                  Fieri del loro bottino torneranno a casa,
                  lasciando nuovamente questa terra in letargo.
                  Andrea Manfrè
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