Scritta da: Andrea M.

Paura

Nero cielo d'un nero abisso
Sembra un chiodo nel mio cuor infisso.
Sembra cadere, sembra restare,
non vedo più luce da poter cercare.
È un allegoria infinita di stelle buie,
spente anch'esse nella speranza.
Sento già troppo o troppo poco,
con l'unica cosa che mi rimane,
la speranza.
Ora devo andare verso un vuoto immane,
Ritorno nel buio della mia fredda, asettica stanza.
Andrea Monica
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    Scritta da: Andrea M.

    Succube

    Ora è anestesia totale.
    Passivo per te, già troppo sconfitto.
    È violenza legale
    rabbia racchiusa in involucri di insicurezza
    mi scoppietta in petto per uscire
    mi comporto con accortezza
    io voglio rinvenire
    hai già lasciato la mano
    non ci credi più nemmeno tu
    sei il mio universo umanizzato
    a due passi dal mio volto.
    Così vicino,
    così lontano.
    Cancellarti è impossibile
    sei stampo indelebile sulla mia pelle
    un corpo impassibile.
    Una cometa, imprendibile.
    La tua scia non mi basta più.
    Non è possibile fingere in eterno,
    io voglio felicità.
    Mi brucia nello sterno
    l'irraggiungibile verità
    l'innegabile realtà
    della mia infelicità.
    Andrea Monica
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