Dolce s'infrange il respiro del mare sulla riva sopita. Ricama misteri la luna fra bisbigli di stelle e guizzi d'onde, notturno incanto nel giorno che riposa. Silente lampara solca la linea d'orizzonte avvolta nel buio incendiato dalla notte. Raccolgo brezze, lontani sussurri di piccole luci rapite a voli d'oltre. Profondo nel cuore l'abbraccio del silenzio.
Ho raccolto fra le mani freddi silenzi d'inverno oltre le strade di neve, bisbigli di luci lontane tra verdi fronde sospese a lacrime e voli di vento. Fluiva l'acqua del fiume nel brivido della sera, sfogliavo in ogni goccia riflessi di ieri e domani. Sentivo il bianco palpito delle margherite in fiore e l'alba vestiva di colori teneri sbocci di vita. Ali d'aria si posavano nel profumo delle viole come dorata la primavera splendeva dentro il cuore.
Lungo la strada s'alza la polvere grigia dei giorni fra parole dal sapore d'inverno e lontani voli di farfalle. Flebile luce senza tempo scolora oltre lo sguardo teso alla fuga dei ricordi. Lungo la strada scende l'ombra del pianto, le mani si cercano nel silenzio dei silenzi. Spira vento sul vuoto, sui passi di ghiaccio nel rosso di luna tra le fronde. Lungo la strada s'infrange dolce l'alba fra i sassi, appare scompare la nera stella sul muto ciglio del burrone. Bianco l'abbraccio del cielo.