Poesie di Angela Manvati

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Ho nostalgia
di frasi secolari...
del mio diario...
di tanta fanciullezza
in cui ero immersa
tanto tempo fa...
ho nostalgia
della pioggia sul viso,
delle strette di mano
a cuore aperto,
del tuo filosofare
puro e ingenuo
ho nostalgia.
Ho nostalgia
di verdi anni,
di teneri rossori,
degli albori infuocati
della mia coscienza.
Ho nostalgia
di voci che, a volte,
ritornano entro me
solamente
perché io sorrida
dei secoli passati
sul mio cuore.

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Le vecchie donne di paese
sono rocce rugose
che per occhi hanno
grotte profonde
d'acque sorgive
e luccica l'acqua
nel buio
di quella lontananza,
anima fresca
nella scorza antica.

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11cesimo

E sono guizzi di passato
negli occhi ridenti...
... i miei sedici anni di fuoco,
che mi forgiavano l'anima
irrequieta,
pronta a vibrare
per aliti leggeri
o tremolii
di altre vicinanze sofferte.
Tutto il mondo
al di fuori di me
mi pesava sul cuore.
Ritornavo a sorridere
se mi prendeva il dolore
di essere nata di nuovo
tormentosamente
all'amore.

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Il tempo

Il tempo galoppa
col suo mantello di luce
attraverso le nubi della vita... le mareggiate... e i sorrisi dei bimbi.
Cavalca le tempeste
e i paradisi terrestri
gettando via le ore,
una ad una,
nel silenzio dei secoli,
libero e indefinito,
fermandosi soltanto nei
ricordi.