Poesie di Angelika Davidova

Studente, nato domenica 18 settembre 1994 a Tashkent (Uzbekistan)
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Scritta da: Angelika Davidova
Lei firmava ogni cosa
sempre con calligrafia
diversa.

Una lettera allungata,
una più storta,
una quasi scompariva.

Capitava come se
scomparisse il nome,
altre il cognome.

Altre era illeggibile,
incomprensibile,
indecifrabile per i più critici.

Eppure la firma
era sempre quella, quel nome e quel cognome.

Non mutava la scrittura,
non mutava il modo,
non mutava il metodo,

non cambiava lei.

Da inchiostro ad espressione, quelle erano le varie sfaccettature della sua anima.

Ma era pur sempre lei.
Angelika Davidova
Composta venerdì 1 gennaio 2016
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    Scritta da: Angelika Davidova
    Penso che spesso, sia più difficile
    reggere il desiderio di un bacio,
    in quel momento in sospeso, anziché
    reggere lo sguardo di quella persona.

    Il gioco di sguardi è una lotta
    reggerlo è un'impresa,
    una scalata così alta,
    difficile, complessa, ma la raggiungi.
    Quel contatto visivo che si mantiene
    è un vero e proprio filo conduttore.
    Un filo che non taglierai se non lo vorrai.

    Credetemi, si può non cedere.

    Ma il bacio in sospeso
    due visi così vicini,
    la carnosità delle labbra che quasi percepisci,
    il calore di quel bacio che vorresti sentire
    sulla tua bocca tremante dalla voglia
    ma lì ferma immobile, il suo profumo.

    Desiderarlo, ma non volerlo dare,
    significa che quello sarebbe stato un bacio
    a cui valeva la pena cedere,
    perché in quel bacio sentiresti le tue labbra
    quasi pulsanti dalla voglia, sulle sue che,
    in realtà, attendi impaziente.
    Sovrasteresti il suo respiro col tuo, dalla foga...
    metteresti le mani dove puoi, purché quelle labbra non ti scappino mai più.

    Purché quel bacio sia il bacio.

    Dammi un buon motivo per non cedere a un bacio in sospeso!
    Trovalo,
    dimmelo in faccia,
    reggendo il mio sguardo.

    Avvicinati e baciami.
    Angelika Davidova
    Composta mercoledì 18 novembre 2015
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      Scritta da: Angelika Davidova

      Un vizio

      Ho il brutto vizio di amare,
      come so fare io,
      di amare veramente, te.

      Ho il brutto vizio di pensare,
      costantemente penso
      e son solo pensieri d'amore per te.

      Ho il brutto vizio di scrivere,
      è così che mi esprimo
      penna in mano e nel cuore, te.

      Ho il brutto vizio di fumare,
      amo farlo di per sé
      ma colma il tempo quando attendo, te.

      Ho un brutto vizio: te.
      Angelika Davidova
      Composta mercoledì 18 novembre 2015
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