Poesie di Antonella Faverzani

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Scritta da: Antonella

Oltre

Oltre i campi fioriti nei quali ho camminato.
Oltre le montagne che ho scalato.
Oltre il cielo stellato che spesso ho ammirato.
Oltre i mari nei quali ho navigato.
Oltre il sorriso di un bambino per il quale ho gioito.
Oltre il pianto per chi se n'è andato.
Oltre le parole di un amico che mi hanno aiutato.

Oltre, vado oltre.
E scopro che c'è una vita, oltre ciò che è stato.
È qui, nel mio presente.

Oltre, vado oltre.
E scopro che c'è un amore che non mi ha mai lasciato.
È nel mio cuore e nei miei pensieri.
È nella mia anima e nella mia mente.
È nel mio corpo e nella mia carne.
È parte di me e non se ne andrà mai.
Resterà con me, per sempre.

È l'amore che nessuno può togliere.
È l'amore che tutto può superare.
È l'amore che mi porterà sempre oltre.
Oltre ciò che è stato, oltre ciò che sarà.
È qui, con me, ora e per sempre.
Antonella Faverzani
Composta domenica 15 giugno 2003
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    Scritta da: Antonella

    Goccia

    Come goccia in un oceano,
    divento tutto di uno.
    Non sono più goccia,
    ma parte dell'immenso.

    Mi inabisso nelle profondità marine,
    sino a toccarne la parte più recondita,
    per svelare a me stessa
    i misteri di un mondo sommerso.

    Non esisto più.

    La mia entità si è mescolata
    con altre gocce che, come me,
    andavano alla ricerca del proprio "io".

    Ci siamo ritrovate a diventare
    non più parte di noi stesse;
    ogni goccia era parte dell'altra,
    e ci siamo sciolte in un abbraccio infinito.

    Goccia su goccia siamo divenute oceano.
    Non sono più goccia.
    Ora sono oceano.
    Antonella Faverzani
    Composta venerdì 6 giugno 2003
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      Scritta da: Antonella
      Una foglia che cade,
      un ramo che si spezza.
      Accade tutto in un momento.

      La foglia è per terra,
      il ramo si è staccato.
      Ed in quell'attimo tutto è cambiato.

      La foglia non immaginava che sarebbe scivolata via
      da quell'albero imponente e maestoso.

      Il ramo non credeva di doversi separare
      da quell'albero forte e grande
      con cui aveva imparato a coabitare.

      L'albero forse non sapeva
      che entrambi l'avrebbero presto abbandonato.

      Li considerava delle presenze inseparabili.

      Credeva che sarebbero sempre rimasti con lui
      a fargli compagnia nelle fredde giornate invernali,
      a riscaldarlo con la loro semplice presenza.

      L'albero non pensava che sarebbe rimasto solo, spoglio e desolato,
      o forse lo sapeva ma sperava che il momento non sarebbe mai arrivato.
      Antonella Faverzani
      Composta martedì 18 ottobre 2005
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        Scritta da: Antonella
        Se non mi troverai nel tuo domani,
        sarà perché non sarò stata capace
        di essere quella che avresti voluto.

        Se ti sveglierai con il vuoto nell'anima,
        sarà perché non avrò saputo rimanerti accanto.

        Se mi incontrerai solo nei tuoi sogni,
        sarà perché la realtà ci avrà condotto verso strade divergenti.

        Se domani non ci sarò a scaldarti il cuore,
        sarà perché non avrò saputo riscaldare il mio.

        Se domani non sentirai la mia voce familiare,
        sarà perché non avrò saputo udire la voce della tua anima.

        Se domani mi perderai,
        sarà perché non mi hai mai avuta.

        Se domani ti perderò,
        sarà perché non ti ho mai davvero voluto.

        Se domani una lacrima bagnerà il tuo volto,
        asciugala con il mio ricordo.

        Se non mi troverai nel tuo domani,
        sarà perché un nuovo raggio di sole
        verrà ad illuminare il tuo volto.

        Se domani non ci sarò,
        ricordami per quella che semplicemente sono.
        Antonella Faverzani
        Composta lunedì 15 dicembre 2003
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          Scritta da: Antonella

          Il ricordo di te

          Esco in punta di piedi
          da quello scorcio di vita
          che mi hai donato.

          Nuvole passeggere mi accompagnano
          mentre mi allontano
          dalla felicità che con te ho avuto.

          Nelle mani stringo il nulla che mi è rimasto.

          Nel cuore porto il peso di un sentimento
          che stava sbocciando
          e che non se ne vuole andare.

          Sento ancora l'eco delle tue risa, ormai remote.

          Sono solo le parole
          che non avrei voluto udire
          a tenermi lontana da te.

          Chiudo gli occhi
          e mi ritrovo nel posto
          in cui avrei voluto rimanere
          molto più a lungo: tra le tue braccia.

          E con la mente
          riassaporo l'intensità
          di ciò che siamo stati
          e che mai più saremo.

          Nel buio della notte
          sogno ad occhi aperti
          ciò che per un breve momento è stato realtà.

          Ed all'alba di un nuovo giorno
          cercherò di trattenere quella felicità
          che irrimediabilmente se n'è andata.

          La tristezza del domani
          non mi permetterà di cancellare
          tutto ciò che mi è rimasto: il ricordo di te.
          Antonella Faverzani
          Composta martedì 9 agosto 2005
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            Scritta da: Antonella

            Specchio

            Guardo il mio viso riflesso nello specchio.

            Il mio viso mi guarda e sembra volermi dire,
            con parole che non ha,
            quanta tristezza vede nei miei occhi.

            I miei occhi mi guardano
            e vedono lacrime represse
            che vorrebbero scorrere come ruscelli inarrestabili.

            Le mie lacrime mi impediscono di vedermi,
            ma sentono il dolore di tutta una vita
            spesa nell'inutile tentativo di poter trovare,
            in quello specchio, un volto sereno.
            Antonella Faverzani
            Composta mercoledì 4 settembre 2002
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              Scritta da: Antonella

              Tempo

              Tempo che non aspetta.
              Tempo che non perdona.
              Tempo che non placa la mia sete di amore.
              Tempo che non mi permette di voltarmi indietro.
              Tempo che mi porta lontano da me.
              Tempo che mi guarda vivere.
              Tempo che scorre sulle mie lacrime.
              Tempo che spazza via i miei sogni.
              Tempo che si ripete.
              Tempo che mi toglie la speranza.
              Tempo che ruba la mia vita.
              Tempo che mi toglie il respiro.
              Tempo che non regala nulla.
              Tempo che mi lascia sola con il mio tempo.
              Antonella Faverzani
              Composta martedì 18 febbraio 2003
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