L'amore è il tocco del vento
che asciuga una lacrima.
È l'acqua fresca
nel deserto arido.
È il sorriso del sole
nel buio della tristezza.
È il canto della pioggia
in solitari pensieri.
È il cremisi di una rosa
in un mattino nebbioso.
È il cielo terso
nel freddo dell'inverno.
È il profumo del mare
tra i ghiacci perenni.
È un'effimera Perseide
in una notte d'agosto.
Sarà placido corso d'acqua
che un canto sussurra al viandante,
o furiosa burrasca
che d'impeto strappa le vele?
Sarà sublime malia
che gentile avvince l'anima,
o fatale elisir
che impietoso straccia la ragione?
Sarà la follia
di un istante
lungo un'eternità,
o un solo
momento
di felicità estrema?
Sarà dolce refolo
che complice reca una voce,
o gelida raffica
che crudele sferza i ricordi?
Sarà melodiosa ballata
che incantata ammira le stelle,
o aulica lirica
che solenne esalta il cuore?
Sarà nulla di ciò
e tutto.
Satiro sagace
e benevolo amorino,
tra le dita la lama,
sulle labbra il sorriso.
Ricorda
non cercarmi, ti troverò io.
Non nasconderti, ti vedrò
ugualmente.
Non odiarmi, sono fatto così.
Cantami, ti ascolto.
Guardami, accetto la sfida.
Corri, viaggeremo insieme.
L'amore
è dove all'orizzonte,
il cielo diviene onda.
È non appena all'alba,
la notte incontra il giorno.
È ovunque d'estate,
la rugiada disseta la farfalla.
È mentre con l'eclissi,
il sole parla alla luna.
È quando al crepuscolo,
le stelle sfiorano l'infinito.
È se per la vita,
lo sguardo s'intreccia allo
sguardo.