Grazie di esistere madre coraggio questa mimosa a te in omaggio per ringraziarti del tuo impegno nel realizzare il tuo disegno. Il sacrificio delle compagne diventi auspicio di nuovi tempi in questi anni bui e incoerenti. Fuoco che brucia in quelle stanze urla e lamenti e le maestranze che nulla possono contro le fiamme che tutto avvolgono. Piangi ragazza per chi è rimasta rinchiusa dentro urla l'angoscia che senti in petto. Scuoti con rabbia quella mimosa batti i tuoi pugni contro quel tronco sia un'esplosione di giallo in fiore per annunciare un dì migliore.
Sopra il mio letto peli di gatto ricordo il giorno che ti ho incontrato infreddolito dentro un bidone ti sei aggrappato al mio maglione. Da quell'istante sei diventato l'amore tanto desiderato tanto cercato ma mai trovato. Da sola ora non so più stare quando ritorno da lavorare mi vieni incontro e fai le fusa mentre ti lancio il pagliaccetto che ho sistemato alla rinfusa con altri giochi sotto il mio letto. Sei quell'amico che mi mancava la gioia pazza andata persa dietro le orme della tristezza. Sono felice ora che ho te ora che credo ancora in me.
Oggi è arrivato il caldo rovente l'aria ci manca l'acqua è assente in questa estate di fuoco ardente. Sarà il clima che è cambiato sarà che l'uomo ha contribuito ma questo caldo non è normale e sta arrivando un temporale che impaurisce per la sua forza il vento soffia con insistenza. Ti prego uomo non inquinare anche quest'acqua che corre al mare è una risorsa per questa terra non è cemento e non è guerra.
Anche quest'anno Halloween è arrivata zucche, colori, streghe e vampiri sembra una notte da assassini. È buio pesto mi trovo in strada e mi dimentico di tutto il resto solo un panino perché ho fame e tanto cammino da continuare. Suono a una porta dolce o scherzetto? L'uomo la sbatte senza un commento. Non sono armato non ho un coltello ma solo voglia di un fratello. Forse è l'oliva della mia pelle più luccicante sotto le stelle che ha impaurito quell'uomo strano che non mi ha teso la mano. O forse è solo ipocrisia continuo dritto per la mia via solo compagno è il mio fardello chissà domani come sarà quale destino mi attenderà.
Ma che colpa aveva quel bimbo impaurito che urlava a sua madre dov'era finito. I botti e i colori portava nel cuore però se n'è andato nel modo peggiore. Un angelo in cielo vi guarda dall'alto vi accusa vi uccide in modo velato rendendo la vita che ancor vi appartiene l'inferno peggiore di quanto si crede. Scappate vigliacchi pace non c'è per chi si è macchiato di un crimine orrendo per chi ha impedito il crescer di un figlio.
Dove sta andando il mondo immenso che Dio ci ha dato che fine ha fatto il nostro orgoglio d'essere parte di una natura madre e sorella pur sempre bella. La calpestiamo la rifiutiamo per una strada che porta al nulla dove i motori fan da padroni lasciando indietro polveri e rombi indifferenti alla follia che lentamente con sé ci porta al fallimento dell'esistenza. No, non restiamo gretti e impotenti l'aria è di tutti e ci appartiene almeno un soffio in pace e insieme. Padre supremo noi siamo uomini siam qui a pregarti di darci un segno perché vogliamo vivere ancora nel nostro mondo nella natura che hai creato con le tue mani e con il cuore facci sperare o mio Signore.
Profumo di donna inebria la mente sfioro il tuo seno delicatamente. Le turgide labbra m'invitano al bacio, sul candido ventre trascino le dita guidate dal cuore che intonano ansiose una danza d'amore. Di te sono pazzo trema il tuo corpo nell'imbarazzo. Ti sento bambina eppure già donna e questo contrasto alimenta la fiamma del mio sentimento mentre assaporo questo momento appagato di te che ti annulli in me.
Stanca ma altera mi vieni a cercare in questa stanza dell'ospedale. Mi porti un fiore una carezza per alleviare la mia tristezza. Sei tu la visita la più sentita tra tante facce la più gradita. Sei la mia mamma guai se mi manchi asciughi calma tutti i miei pianti. Se torno a vivere ringrazio te perché hai saputo credere in me. E al mio fanciullo voglio insegnare l'amore eterno che mi hai donato il bene immenso che non ti ho dato.
Donna che incroci il mio cammino rosa che sbocci stammi vicino. Del tuo profumo lasci la scia sguardi innocenti dolce malia. Donna sei madre sposa e sorella figlia ed amante quanto sei bella. Sei questo e altro e altro ancora sei tu il tramonto e pur l'aurora. Tu sei l'inganno ed il tormento ma questa notte ti voglio accanto soltanto un'ora per abbracciarti e amarti ancora. E mentre invecchi sei sempre bella brilli di luce come una stella.
Mi hanno insegnato che altrove ho un fratello mi sono affannato per ritrovarlo. Ho scavalcato impervie montagne mi è apparso davanti in braccio un fucile ostaggio dell'odio del viver o morire. Gli ordini eseguo così lui mi ha detto per me sei il nemico me l'hanno insegnato. Rimane una croce anonima e spoglia fratello mi hai tolto il corpo non l'anima. È questa la guerra che affligge il pianeta che genera mostri violenza inaudita. Fratello ti supplico sotterra il fucile e coltiva il sogno di far germogliare la pace nel mondo.