Scritta da: Antonio Salvatorelli
in Poesie (Poesie personali)
Puntapenna (spiaggia bellissima Vastese)
Cinquanta scalini incavati nel terreno
sostenuti dal consumato legno inchiodato
intercalano, dal parcheggio sempre pieno
al luogo più naturale e più ammirato
di Vasto, la spiaggia più ambità
Puntapenna, esprime ancora la sua vita
senza commento perché toglie il fiato
dona a chi guarda un senso di libertà
non rende la foto di quel paesaggio immortalato
priva di odori, rumori, muore la sua vitalità
poi c'è quel porto, così umano
cosi non giusto in quel luogo divino
nella natura perfetta un umano difetto profano
difetto che valorizza ancor più il paesaggio vicino
conposto...
dalla vita e dalla semplicità del posto
il pescatore sul trabocco paziente,
il gabbiano che vola lento e si adacia
a pelo d'acqua che si infrange sul duro scoglio...
il suo nome come la punta della mia penna
che, non è stata capace d'imprimere parole
belle, che le rendono giustizia, su questo foglio.
Composta sabato 22 gennaio 2011