Con la grande coppa vieni spesso tra i banchi della nave veloce, e togli i tappi agli orci panciuti; fino alla feccia spilla il vino rosso: noi, in questa guardia, non potremo essere sobri.
Sul banco della nave sta la mia focaccia impastata; sul banco della nave sta il vino d'Ismaro; disteso sul banco io bevo.
Nessuno dei cittadini, Pericle, biasimando i lutti dolorosi, gioirà con banchetti, e neppure la città. Tali sono gli uomini che l'onda del mare sonante sommerse; e gonfio di pianto è il cuore per la pena. Ma ai mali irrimediabili gli dèi, o amico, diedero la virile sopportazione come rimedio: ora uno, ora un altro ha questa sorte; su di noi adesso si è volta, e piangiamo la ferita che sanguina. Poi, di nuovo, toccherà ad altri. Ma presto, via, allontanate il lutto femmineo, e sopportate.
Non v'è cosa che l'uomo non possa aspettarsi, o negare giurando, o che desti stupore, da che Zeus, il padre degli dèi nell'Olimpo, fece notte nel mezzo del giorno, occultando la luce al sole splendente. E una triste paura sugli uomini venne. Tutto da allora è degno di fede, tutto dall'uomo può essere atteso: nessuno di voi si stupisca, nemmeno se vede le fiere scambiar coi delfini il pascolo marino, e che ad esse le onde echeggianti del mare siano più gradite della terra, così come ai delfini il monte boscoso.
Qualcuno dei Sai si vanta del mio scudo, che presso un cespuglio - arma gloriosa - lasciai non volendo. Ma salvai la mia vita. Quello scudo, che importa? Vada in malora. Un altro ne acquisterò, non meno bello.
Non amo un generale alto, che sta a gambe larghe, fiero dei suoi riccioli e ben rasato. Uno basso ne voglio, con le gambe storte, ma ben saldo sui piedi, e pieno di coraggio.
Cuore, mio cuore, turbato da affanni senza rimedio, sorgi, difenditi, opponendo agli avversari il petto; e negli scontri coi nemici poniti, saldo, di fronte a loro; e non ti vantare davanti a tutti, se vinci; vinto, non gemere, prostrato nella tua casa. Ma gioisci delle gioie e soffri dei dolori non troppo: apprendi la regola che gli uomini governa.