L'uomo che vide la gioia del figlio strozzò lo sguardo del vento gelido e lo getto nel cuore delle donne amate non perché fosse geloso ma perché voleva essere l'unico.
L'unione tra la notte e l'aurora nel momento felice di gioia al calar del nostro dolore echeggia il primo barlume di luce Di strani colori miscelati scende un'acquerugiola d'emozioni ombre isolate dal vuoto iniziale autostrade infinite di polvere Il sommo dipinto angelico ha preso forma nel suo splendore tra il mare e i velieri tra il cielo e le rondini beate soffia il caldo respiro dell'Alba.
Le nostre ombre narrano le pene la vita un cunicolo con in fondo un burrone Nacque l'uomo per soffrire soffrire e piangere le gioie di un monotono istante Tu ti conosci e non sai chi sei io ti odio e so il tuo nome Partimmo dalle coste frastagliate fino ad Atlantide fino ad Eldorado ma non portammo che sogni nelle nostre sacche dorate Così parte l'uomo impavido che nulla teme che nulla vuole solo il segreto che racchiude il sole Scesi i cieli gli uomini ballarono sull'isola gli uomini stuprarono le donne gli uomini entrarono nell'Essere Uno scoppio e il serpente morì ma il peccato non cessa il cammino gli uomini non sbagliano si umiliano Amore di creta sbalzo meridiano che siedi all'equatore con in mano un dolce dolore sei il vero e solo miraggio sei la chimera o sei il male Specchiati uomo sputa il sangue e bruciati crepa ucciditi spogliati "Ulisse io sono il Signore" Una notte basta un cannone rollato sulla spiaggia un vino bevuto una fuga meritata Adesso basta riprendiamo il viaggio domani entrerò nel regno d'incanto entrerò nella città di mio padre adesso voglio prepararmi spegnete la luce danzate ballate cantate io dormirò su questo sogno.
Nel caldo tepore d'un sogno... Il tuo sguardo si fa giorno... Avvolta, com'eri, d'un felice sorriso... Il sole attraversava il tuo viso. Né la debolezza d'un tenero bisbiglio... Né il dolce tremar del tempo... Niente è fatto... per rimanere in eterno.
Disgustato da questo vuoto terribile, Mi trascino crocifisso al sole cocente, Spaesato in questo posto amabile, Il mio cuore è morente. Ho perso il cristallo della gioia, Ho insultato il mostro della noia, Lo so... questa Estate intristisce. Snervato dal tuo addio, Mi trascino debole verso l'azzurro sterile. Ahimè... questa fredda noia è un sorriso amico. La mia innocenza sta nel cantare, La mia debolezza nell'amare.