Ancor dalla mia mente echi lontani d'un caldo tramonto non cancello: t'ammiravo nella limpidezza del mare e tu mi correvi incontro sotto il concerto delle onde, musica seducente e divina. Ti sussurrai piano sotto il volo dei gabbiani: "Che fiore che sei coi raggi sul viso". Silenziosa, al mio cuore ti stringesti mentre il sole ci donava gli ultimi battiti. Non lo so, eppur di noi esiste solo un ricordo.
Quelle parole stonate nell'abisso mosse dai fili dell'ipocrisia... un calpestio di cavalli tuoni nel mio sereno anticiparono dell'ultimo bacio l'amara dolcezza sotto gli occhi della luna unica luce in tanta oscurità Le mie illusioni caddero ad acri risposte spine del mio fiore ed io…di una romantica morte avvolto nel vuoto mi sentii nel mio autunno sotto un tappeto di foglie Poi l'addio freddo gettò nel fuoco i nostri sogni e me vinto…in un vento spinto Vita…vita com'è crudele questa tortura nel guardar il sole che nelle nubi grigie s'immerge e poi...nella polvere non si trovano neppur le nostre impronte.
Un fiore che s'apre mentr’io sento d’amor la dolce delicatezza d'un attimo …le tue mani mi riempiono d’un tremito come raccolgono le curve del mio viso poi…l’incontro all’ombra di labbra di sogno