Scritta da: Carlo Brogi
in Poesie (Poesie personali)
Aeroporto di Kabul
Gente perduta si aggrappa alle ali
che l'han tradita.
I lancinanti suoni gutturali,
le braccia tese a esporre i figli
a un ignoto di luce, ché la storia
risucchia verso il buio oscurantismo.
Feroce ancora, un vecchio testamento
dalle nere bandiere, emana le sue leggi.
Sfigurata narrazione degli uomini
e di dio, tra le macerie disperate sparge
sementi avvelenate, sfida
coscienze addormentate.
Non contateci più di storie
trionfali, vi preghiamo:
questo dolore barbaro e brutale
parla da sé.
Lasciate in vece che sanguini il cuore
sì da mostrarsi vivo, e lacerato
così da consacrarsi a ricucire
tanta ferita.
Composta venerdì 20 agosto 2021