L'amore che in me si doma cercando di dare un senso alla parola. Vedo il fuoco e la luce pallida del sole, traspareza dell'estinto. Colui che giace sepolto tra i campi ora va udendo i miei canti. I poeti sono vivi in questi versi che mormora il vento.
Appassita la voglia dell'autunno, I venti estivi e i nostri cuori giovani. Maturi ora come rei di peccato che la vita ci ha fatti dividere, il tuo sorriso che coglie la brama dell'amore e le tue labbra che si schiudono come un fiore tra quest'angolo di modo il paese sembra più giocondo. Struzzo fui io che nascosi la testa per non dire l'addio. Parola del toccante sentimento, che nascose al mondo le Rime che pascevo con anima ricolma di speme. A te ora queste consonanze e il bacio che unisce questi versi Devoti a noi eterni.