Come si fa? È facile. Allora ci prendiamo, io te e tu me, e ci buttiamo sul letto. E ci baciamo. Eh sì, ci dobbiamo baciare! Sennò non funziona, lo sanno tutti!
Poi, dato che baciamo, ci abbracciamo anche e poi, tu mi togli la maglia e io pure. Io la tua, ovvio, che la mia l'hai tolta già tu.
Ecco.
Adesso è un po' difficile da scrivere, perché quando si arriva a quel punto io me ne vado. Fisicamente sto la, te lo assicuro, ma con la testa me ne vado un po' qua e un po' la, e guarda un po', qua e la ci trovo pure te.
Allora che fai quella faccia, se dove vado io, ci vai anche tu?
Prima c'era il contatto di due occhi, che a distanza di metri e particelle d'ossigeno invisibili ma indispensabili, s'incontravano, e si guardavano ancora.
Poi c'era il contatto di due nasi, ma solo le punte. Solo quelle. Solo. Quelle. Che s'accarezzavo, si strusciavano come fa un gatto contro una gamba. Contro una sedia.
Poi c'era il contatto di quattro, e sottolineo quattro, labbra. Due sopra e due sotto. Quindi quattro. Che si bagnavano di un caldo Dna, che si cercavano, e venivano trovate, da altre labbra o da una, slesh due, liscie lingue, che quando i due occhi, i due nasi, le quattro labbra si stavano incontrando quelle due una, slesh due, lisce lingue erano nascoste dietro le due sopra e due sotto, quindi quattro, moride labbra.
Lei gli dava la mano Più stretta E sicura E parlava d'amore come di fortuna; Lui invece fissava quegli occhi capaci Di parlargli d'amore Di fughe Di baci.
Furon tempi in cui quelli Innamorati, sperduti Di cose mai dette rimasero muti.
E se è vero che tutto Giova e rafforza, Quella d'amarla Fu la sua ultima mossa.
Li trovarono fermi Sorridenti Un po' tesi Sulla sponda di un fiume Senza cieli e pareti, A sussurrarsi promesse Parole E canzoni Ad urlare di sogni Sfregiando emozioni.
Credo nel latte e caffè la mattina Nella violenza di un bacio dato dalla disperazione; nel profumo che ti resta addosso dopo ogni sconvolgente contatto.
Credo nel sorrido di tua madre che ti accompagna alla porta il primo giorno di scuola; nel soldi che tua nonna, svelta e di nascosto, ti infila nei jeans.
"Comprati qualcosa che ti piace!"
Credo nelle persone che riescono a parlare solo se scrivono, e in quelle che balbettano perché i pensieri vanno così veloci, che la lingua, per quanto esperta e fluida, non riesce a stargli dietro.
Credo che le persone abbiano semplicemente bisogno di qualcosa da dire, perché se non sanno scrivere e se balbettano, allora sì che sono finiti.