Le migliori poesie di Claudio De Lutio

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Scritta da: Claudio De Lutio

Barconi della libertà

Erano in tanti e poi sono partiti
avean nel cuore tutti una speranza
fuggivan dalla morte e son saliti
a bordo dei barconi dei migranti.

Erano in tanti e avevano paura
nei loro sguardi mesti si leggeva:
non più la guerra, ripudio alla tortura
ma libertà per mare sui natanti!

Erano in tanti e nulla portaan seco
se non quanto imprimeva nel ricordo
come più lunga scia tant'era l'eco
di quei lamenti tristi ed assordanti.

Erano in tanti e l'uno addòsso all'altro
in spazi angusti e macilenti in volto
un sacco avean con un po' d'acqua dentro
senza più pane ma lungi dai rimpianti.

Erano in tanti e forse avean già scelto
la sorte infausta di un lugubre destino:
meglio rischiar la vita in mare aperto
che uccisi da una guerra mai in declino.
Claudio De Lutio
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    Scritta da: Claudio De Lutio

    A Enrico Caruso…

    Non fu che il primo canto fortunato
    quel del vagito che s'udì sì forte
    al primo piano e rimbombò alle porte
    d'ogni palazzo in via San Giovanniello.

    Fu il pianto del fenomeno ch'eri nato
    per porre fine a quella triste sorte
    che si accanì ben diciassette volte
    sferrando mortal colpo al tuo fratello.

    Enrico dei Caruso fosti chiamato:
    al fabbro Marcellin e sua consorte,
    Anna Baldini, le speranze tolte
    deiscenti fur con te, loro granello.

    Di umor mutevole e scatto sì immediato
    ma sempre dolce e di natur solerte
    benché apparisti puntiglioso a volte
    scritto sull'acqua il tuo rancor fu quello.

    Ancor bambino e già prodigio innato
    le prime basi della canora arte
    ti furon date dal mio bisnonno in parte,
    Raffaele, maestro di piano e ritornello.

    Da allor più forte al canto appassionato
    nei cori in chiese e nei teatri inoltre
    la voce tua sia giorno che di notte
    venne apprezzata a nome Carusiello.

    Allo "Strasburgo" a Napoli scritturato
    cantasti anche al "Gambrinus" note alte
    ma la tua fama dovea sconfinar oltre
    dall'Italia, finanche da Parigi con l'Othello.

    Così ti arrise il gran successo attuato
    grazie a quel timbro portato sino a corte
    e le attenzion di illustri autor rivolte
    ma nel tuo cuor restasti Carusiello.

    E se il più gran tenor di tutti i tempi
    ti decretaron unanimi i consensi
    a Napoli lasciasti la tua voce:
    rimbomba nel riposo a San Giovanniello.
    Claudio De Lutio
    Composta mercoledì 27 novembre 2013
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      Scritta da: Claudio De Lutio

      La pace e la guerra

      In terre lontane
      lontani ricordi
      riecheggiano ancora
      le voci ai racconti
      che uomini in gloria
      di fama e valore
      avean per la pace
      raccolto l'amore.

      L'amore dei saggi
      l'amore dei giusti
      in brama perenne
      degli uomini illustri
      cui stirpe in infamia
      di odio e rancore
      avea della guerra
      inflitto il dolore.

      Dolore dei vivi
      dolore dei morti
      nel viso consunto
      dal pianto pè i torti
      di quei che la guerra
      avean scelto di fare
      in onta alla pace
      nel fuoco del male.
      Claudio De Lutio
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        Scritta da: Claudio De Lutio

        Le Città dell'Est

        Non son là
        che nei freddi mattini
        tra i silenzi smorzati dal vento
        quando sembran al chiarore di brine
        ormai nuove alla notte solenne.

        Non son là
        che nei geli e nevischi
        tra le luci sommerse dal manto
        dei più fitti misteri e dei rischi
        per assumerne il prezzo e mai il vanto.

        Non son là
        che nei volti sicuri
        tra i dolori sofferti del parto
        nelle immense fatiche e sudori
        di chi serve dal basso il più Alto (Dio).

        Non son là
        che nei corpi senili
        tra gli acciacchi causati dal tempo
        o nel pianto di tutti i bambini
        che al sorriso si alterna in un lampo.

        Non son là
        che nei loculi oscuri
        tra le effigie sacrali del tempio
        sugli altari di eroi e caduti
        non restie a mostrarne l'esempio.

        Non son là
        ma son là con la mente
        quando uomini donne e bambini
        lascian loro per luoghi e destini
        per chissà, per chissà, per chissà!
        Claudio De Lutio
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          Scritta da: Claudio De Lutio

          Il perdono dei "Giuda"

          Ogni croce portata dall'uomo
          è una croce sulle spalle di Dio
          che sottrae ogni volta all'oblio
          il peccato di Adamo dal pom (o).

          Anche Giuda sarà l'Ecce Homo
          da quel ruolo che ebbe sua vita
          essa stessa dal trader tradita
          per la colpa e per l'Alto Perdon.

          Ci saranno altri Giuda per questo
          altri uomini donne fratelli
          or la croce dei tristi ribelli
          è passata dal Cristo ai fedel.

          Qual chiamati al perdono dei Giuda
          a ciascuno diran: "non temere,
          non siam qui per vederti morire,
          senza prima salvarti dal fuò!".
          Claudio De Lutio
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            Scritta da: Claudio De Lutio

            Ritratto

            Leggero vento soffia nei capelli
            sole nascosto attende nuova sera
            testa abbassata, raccolta nei pensieri
            tutto diventa buio: umore e cielo.

            Ma qualche cosa cambia tutt'a un tratto:
            la testa alza e fissa l'orizzonte
            la bocca apre e muta un po' per volta
            il volto con le pose del sorriso.

            Sole riappare basso e poi scompare
            luna dall'altra parte si dispera
            e tu, che sguardo volgi verso il cielo
            t'accorgi come è inutile soffrire.
            Claudio De Lutio
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              Scritta da: Claudio De Lutio

              È già notte che sta per passare

              Nel silenzio che incombe più forte
              siete pronte voi stelle a brillare,
              per l'annuncio nel ciel che "è già notte"...

              E tu luna non resti a guardare,
              ma trattieni gli influssi di Marte
              mentre i sogni continui a cullare:

              c'è chi pensa ad un treno e non parte...
              c'è chi vuol solamente arrivare...
              c'è un barbone che dorme in disparte

              e c'è chi lo vorrebbe aiutare...
              c'è chi spera di vincere a carte
              e chi gode per solo sfidare...

              c'è chi intende lasciar la consorte
              e chi invece si vuol maritare...
              c'è chi vuole spietata la corte...

              chi soltanto una donna da amare...
              c'è che ce ne sarebbero oltre...
              ma ad oltranza non serve qui andare:

              fosse pure desìo della morte,
              è già notte che sta per passare.
              Claudio De Lutio
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                Scritta da: Claudio De Lutio

                Non ho più "Paura"

                Non sei virtù né mai tu lo sarai,
                nemica immemore del nobile coraggio,
                che pur assali a tradimento e oltraggio,
                senza fermarti mai!
                Non sei virtù!

                Getti ogni sfida senza distinzione.
                Non badi a chi è la vittima del gioco:
                sia essa un animale oppure un uomo,
                poc'ha importanza...
                Getti ogni sfida!

                Non sempre trionfi e questo tu lo sai.
                Non sei che un mezzo per la tua vittoria:
                nelle preoccupazioni altrui trovi la gloria,
                finché non v'è reazione...
                Non sempre trionfi!

                E allora sembra inutile il tuo agire,
                laddove si comprende ch'esce indenne
                colui che affronta sé prima di dire
                che la paura è un male a lui perenne...

                Il tuo agire è inutile: non ho più "Paura".
                Claudio De Lutio
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                  Scritta da: Claudio De Lutio

                  Come ti voglio oh Italia

                  Oh Italia bella, oh Italia terra mia,
                  che sia tu sempre forte e prosperosa!
                  Così ti voglio! Ma anche generosa
                  incontestata e amata alla follia.
                  Il cuor ch'è nobile e dona la grandezza:
                  mai l'anima meschina e la grettezza.
                  E sia tu unita... si! Meglio se unita
                  in ogni dove in ogni quando audace
                  o se pure divisa purché in pace:
                  una la lingua e più dialetti in vita.
                  Chè t'è fedele il popolo e rimane
                  uno e solo uno a te fino alla fine.
                  Come ti voglio oh Italia tu sarai!
                  Claudio De Lutio
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                    Scritta da: Claudio De Lutio

                    L'Ultimo dell'Anno

                    Pronto sull'uscio, con cappello e guanti
                    al cincinnio dei calici a levare
                    vien festeggiato tra i bei suoni e i canti.

                    Poi ch'egli sa che non può più tornare
                    al nuovo anno prima raccomanda
                    ciò che giammai dovrà dimenticare:

                    "Si dian a ciascun le cose che domanda;
                    nel cuor di tutti: gioia pace e amore;
                    d'ognun sia speme, in Fede veneranda."

                    E attento a cadenzar parol(e) coll'ore
                    a qualche istante dalla mezzanotte
                    augura al successor d'esser migliore.
                    Claudio De Lutio
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