Poesie di Claudio Visconti De Padua

Dipendente Regione Campania, nato venerdì 25 aprile 1969 a avellino (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Diario e in Preghiere.

Ti posi nel petto

Io si ho detto al mio cuore, accoglila nell'anima mia,
custodiscila gelosamente
la tua dolce essenza è
il mio divin incastro.
Ti colsi come un fiore
in mezzo ai campi
e ti posi nel petto
come sigillo d'amore
sfiorai la tua vellutata pelle
liscia e bianca come la luna,
nelle tue mammelle
il mio viso ne fu soggiogato,
il tuo ventre soffice lana
che riscaldava i mie lombi
e la tua bruna chioma
come trecce di cavalla
coprivan le mie stanche braccia.
La tua bocca sulla mia
intracciata dalle lingue
in un tripudio di piacere,
e così le anime poste
furon fuse con metalli d'amore.
Claudio Visconti De Padua
Composta giovedì 22 novembre 2012
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    Io vivro in te

    Io vivrò in te,
    quando i tuoi occhi sono chiusi
    e il tuo cuore è affranto dal dolore,
    quando penserai di essere sola
    in questo mondo crudele,
    e avrai bisogno di un abbraccio
    per scaldarti l'anima
    dal freddo della solitudine.

    Io vivrò in te quando,
    penserai di essere trascurata
    e chiederai la mano di Dio
    che ti sollevi dalla intemperie
    del fato.

    Io vivrò in te quando,
    sentirai la tua anima
    avvolta nell'oscura ombra del vuoto,
    circondata dalle stagnanti paludi
    dell'ipocrisia,
    nel silente dolore inespresso,
    io svuoterò le tue ansie
    domerò le tue preoccupazioni.

    Io vivrò in te quando,
    ti mancheranno le forze
    per scalare la cima della vita,
    e reggerò la tua anima
    col soffio del mio amore
    da ogni imprevedibile scesa.,
    ti sosterrò come la mano
    di una madre al suo figliolo
    quando lancia i suoi primi passi,
    fino a quando imparerai
    a camminare sulle torbide
    paludi di questa vita.

    Io vivrò in te quando,
    nessuno scorgerà i tuoi dolori
    quando nessuno asciugherà
    le tue lacrime,
    ti stringerò a me,
    e farò della tua anima un arpa
    la cui melodia sarà udita
    da tutte le vette del mondo.

    Io vivrò in te quando,
    trasformerò le tue lacrime in pioggia d'affetto,
    e i tuoi lamenti
    in inno all'amore e alla vita,
    sarò in te e tu sarai in me
    come corpi e anime
    inseparabili, indivisibili,
    come indivisibili sono
    la luce del giorno, dalle tenebre della notte,
    perché io e te
    siamo un'anima sola.
    Claudio Visconti De Padua
    Composta giovedì 22 novembre 2012
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      la via del destino

      Non credevo
      al "colpo di fulmine"
      ma in un giorno
      qualunque
      ti vidi per caso
      passeggiare su un viale
      cosparso di foglie
      secche d'autunno.
      Ti vidi cadere
      su quel manto ammuffito
      ti chiesi la mano
      per sollevarti,
      e come d'incanto
      la mia anima
      fu travolta
      da arcane passioni,
      sentii il cuore
      fibrillare,
      emozioni incontenibili;
      sulle foglie secche imbrunite
      sulla strada cupa d'autunno
      ne era tracciata
      dal destino
      la via dell'amore...
      Claudio Visconti De Padua
      Composta giovedì 22 novembre 2012
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        Le ali della vita

        Le ali della vita mi condussero
        nel magico mondo dell'amore,
        in quel mondo ho scoperto
        uno scrigno,
        era il tuo cuore desideroso ,
        la tua anima sofferente,
        io ti afferrai nel mio petto
        ti strinsi a me,
        e lì smisi di volare
        per vivere accanto a te,
        dimenticando il tempo.
        Claudio Visconti De Padua
        Composta giovedì 22 novembre 2012
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          Credevo in te

          Credevo in quel sogno,
          vissuto con te,
          e non mi sono arreso,
          ho ancora bisogno di te
          della tua presenza
          colmare quel vuoto
          che serpeggia nell'anima,
          quel silente dolore
          che rode fino al midollo
          perche' sei lontana.
          Catturare i tuoi sorrisi
          fermare il tempo,
          sulla fusione di un bacio,
          oramai spento dal passato,
          ma sussurrato nei ricordi.
          Desidero respirare
          il tuo alito
          ossigeno della mia vita,
          il tepore delle tue mani
          quando solcavano la mia schiena,
          di udire la tua gelosa voce
          quando i miei occhi erravano.
          Le mie labbra aride dei tuoi baci
          terreno incolto senza fiori.
          Le mie mani vuote,
          gridano carezze,
          invocano la tua liscia pelle,
          e i miei occhi senza luce
          priva del tuo incanto
          che solo tu possedevi.
          Amero' il calare della notte
          per continuare a vivere
          nei tuoi ricordi,
          ma scandagliero'
          ogni luce
          nella speranza di trovarti.
          Claudio Visconti De Padua
          Composta giovedì 22 novembre 2012
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            Come tutti i fiumi si raccolgono
            in mare,
            tutti i miei pensieri affluiscono a te,
            irruenti esondano su ogni mia attività
            incontenibili come acque senza meta,
            affluisci nell'anima mia,
            ed io mi lascio trasportare dolcemente
            fino a raggiungere il tuo cuore,
            mosso come dalle onde,
            onde che toccano
            ripetutamente la riva,
            la riva della mia anima,
            e pian piano mi trascini
            in un oceano di emozioni,
            ed io tremante
            galleggio come un libero
            gabbiano,
            che si nutre del suo mare mosso,
            ma indomito
            continua a galleggiare,
            su acque d'amore,
            e se ne nutre
            insofferente
            come questo amore
            che nutro per te.
            Claudio Visconti De Padua
            Composta giovedì 22 novembre 2012
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              La ballata dell'amore

              Vuoti spazi di vita vissuta,
              nel rituale quotidiano,
              sazio dei dolori del mondo,
              il tempo scorreva nelle sue vicissitudini.

              Accadde che le pupille dei miei occhi
              furono abbagliate, improvvisamente...
              Come illuminato da una folgore
              nella buia notte
              fui rapito dai suoi occhi,
              dal suo viso angelico
              quando nella gioia di un ballo mi concedesti
              il privilegio di accarezzarti nei fianchi
              sotto la luce opaca della luna.

              Vestita di rosso, le tue spalle
              scolpite da un velo di sposa,
              il tuo inebriante profumo,
              minuti di rara armonia
              gustati su un lido di mare

              Nella tiepida brezza di agosto
              ti conobbi,
              danzano sotto le stelle,
              fino all'estremo dell'ultima nota
              cantata,
              coi fianchi nei fianchi, cinti
              da mani tremanti.

              E lì nello stesso lido
              c'incontrammo non più per caso,
              e ballammo non più per caso,
              anime desiderate si
              aspettavano nella quiete dell'ombra
              dopo i cocenti raggi del sole.

              Di nuovo nel ballo
              noi attecchiti da corpi di fuoco,
              come rituale,
              coloravamo le notti stellate
              in colorate danze sfarzose.

              Ti presi la mano per sussurrarti
              un cammino,
              sulla solitaria spiaggia bagnata
              dal mare,
              esausti di parole e di canto
              le bocche silenti
              sotto la flebile luce lunare,
              corpi seminudi soffiati dallo scirocco,
              insieme come d'istinto,
              ci fermammo e ci fissammo negli occhi.

              E le tue labbra sulle mie labbra
              affondarono, in un aspettato bacio,
              nei dolci sospiri sussurrasti con
              debole voce: sei la mia vita!
              Ti risposi con tono immutato
              ti amo più della mia vita
              Così l'amore fiorì in una notte
              d'estate, in una danza d'amore
              sotto le stelle curiose
              sotto la luna pacata!
              Claudio Visconti De Padua
              Composta giovedì 22 novembre 2012
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                Dove sei

                Avrei voluto una ferita nel corpo
                non quel vuoto nell'anima.
                Avrei voluto non conoscere i sentieri del tuo cuore,
                che dopo averli percorsi sentirmi abbandonato,
                avrei voluto respirare tutti i profumi dei fiori,
                e non respirare il tuo, non posso farne a meno,
                avrei preferito brancolare per sempre nell'oscura solitudine,
                che aver passato un giorno con te, che vale tutto il tempo,
                avrei voluto cadere nel sonno eterno della morte
                che vivere un giorno con te, come mille anni
                avrei voluto non conoscerti,
                che dopo averti conosciuta sentirmi
                sgombro da ogni emozione
                dove sei?
                Claudio Visconti De Padua
                Composta giovedì 22 novembre 2012
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                  Amore custodiscimi

                  Taciturna,
                  sei entrata nella mia anima,
                  diffondendo tutto il tuo amore,
                  su ogni angolo del mio corpo.
                  Custodisci la mia anima, nutrila di sentimenti,
                  ed io aprirò a te i miei desideri,
                  ed insieme li espanderemo come primule,
                  su un vasto prato fiorito.
                  Con le tue labbra donami l'alito della vita,
                  il loro adagiarsi sulle mie,
                  come libere libellule in volo,
                  dove acqua e terra al suolo.
                  Un tuo abbraccio, è un naufragare
                  su una remota isola,
                  lontana dai rumori del mondo,
                  le tue carezze come rivoltose onde di mare in tempesta,
                  ove strofinano il mio corpo,
                  nei tuoi versi l'eco mai udito di misti canti,
                  mi basterà questo per chiudere gli occhi
                  sul tuo petto!
                  Claudio Visconti De Padua
                  Composta giovedì 22 novembre 2012
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                    Ti cercherò invano

                    Chiuderò le orbite
                    imbrattate di lacrime
                    sgorgheranno
                    come ruscelli
                    fino al mio petto
                    e le mie mani
                    frugheranno
                    nel giaciglio
                    il tuo viso
                    addestrate
                    a sfiorarlo
                    nella notte.
                    Invano!
                    Pensieri
                    edificheranno sogni
                    l'anima
                    vagabonda oserà
                    cercarti
                    negli infiniti abissi
                    dell'ignoto
                    e le mie tremule labbra
                    s'inaridiranno
                    prive della pioggia
                    dei tuoi baci.
                    E del corpo
                    senza il tuo corpo
                    giacerà nell'oblio
                    dell'amarezza
                    ibernate le mie emozioni
                    morirò vivendo
                    in un torbido
                    vortice di speranza!

                    Ɖ ȅ ρ а ḓ υ α ɕ ɬ ɑ ʉ ɖ ɨ ɵ Ѵ ј ʂ ҫ ѳ ñţ į ©.
                    Claudio Visconti De Padua
                    Composta mercoledì 21 novembre 2012
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