Punto a capo e sono nuovamente qui. Punto a capo vorrei solo te il resto non ha importanza. Punto a capo e non so cosa fare perché colui che mi pareva amico non vuole sostenermi. Punto a capo: è un nuovo inizio che già rimpiange il passato. Punto a capo... è incredibile come i dolori più grandi si trasformino in inezie e rinasca il tormento di non poterti avere. Mi hai tenuta la mano... per te forse non è stato nulla per me è stato tutto... Dimmi amore devo vivere di quel momento?
Addio sogno bello addio dolce amore... Mai più salirò dove oggi ti ho parlato o almeno, mai più, con quello spirito... Addio speranze voi che siete state le allegre compagne di questi freddi mesi. Addio nobile sentimento che turbinavi dentro di me addio... hai lasciato il posto al dolore. Addio... ma come si fa a dire addio così a cuor leggero come se si giocasse come se si scherzasse...? Come se tutto potesse tornare quando, invece, rimpiango solo tanti bei ricordi no... illusioni! Addio occhi dolci addio labbra morbide perché domani vi rivedrò ma, questa volta, mi farete del male perché siete solo simbolo di un amore mancato. Addio amore mio perché con il sogno di te muore anche una parte di me... Ed ora mi ritrovo qui a dirti addio mentre vorrei venir spazzata via dalla corrente violenta di un mare in tempesta.
Sei volato via illusione mia perché illusione altro non eri te ne sei andato nel peggiore dei modi lasciando dietro di te delusione, rancore e brutture. Non ci sei più, non per voler tuo ma per mio desiderio perché non sei colui che ho amato. Era la tua maschera più bella la più dolce, giusta e romantica ma non eri tu... E non c'è soluzione, parola o gesto che possa cancellare la realtà non c'è pensiero che nasca dal cuore che possa farmi dimenticare... Diverrò fredda pietra per non farmi più ferire da te. Diverrò quello che non avrei mai voluto: una ninfa dal cuore metallico senza più lacrime per piangere...
Cosa ne sai tu della paura un velo sottile che avvolge il cuore prima della grande prova? Come credi che ci si senta a camminare su strade dissestate con la carne lacerata che col suo sangue nutre la terra? Cosa ne sai tu del terrore che ti prende, più di una bella canzone al sol pensiero di non poterlo avere? Come credi che ci si senta quando tutto quello che vorresti è tutto ciò che non hai? Ed ora che dovrei fare? Ora... che penso a lui che non è qui con me? L'attesa ormai è breve è un soffio di vento primaverile che preannuncia forte burrasca o forse... dolce stagione. È l'attesa delle speranze quando la mia anima si prepara a percorrere strade dissestate con la carne bagnata di sudore e sangue per nutrire la terra...
Fuori c'è il sole ed un vento leggero che sfiora bandiere colorate. È un pomeriggio bellissimo è uno di quei pomeriggi che annunciano la primavera è un pomeriggio che promette: l'inverno se ne andrà. Ed io vorrei che uno di quei raggi di sole mi entrasse dentro per gridare che anche il mio inverno avrà fine. Cala la sera tristemente in tutta la sua magnificenza. Un vento gelido mi scuote il cuore è il vuoto che c'è di te è una pagina bianca che forse mai verrà scritta è la dolce amarezza di un'illusione è la disperazione che non si sa placare. Intanto una vecchia canzone suona quasi preghiera di un'anima persa nei bui antri dell'amore.
Sono persa confusa nei meandri di questa vita che poco dà e tanto toglie. Cerco la mia via in antri e fiordi di speranza chiedendomi se vale la pena di lottare per qualcosa che forse non esiste... Così torno con la mente su quella pista mani nelle mani occhi negli occhi la sua voce il mio battito in un respiro: nuvola d'argento. Torno a quel giorno fredda l'aria ma caldo il cuore rivivo quegli attimi quando la speranza era gioia e la gioia era tutto. Ora cerco solo una fiamma ho solo bisogno di luce e fuori... è buio...
Ho visto i tuoi occhi ed ora, non voglio vedere più nulla perché a confronto l'oceano è una pozzanghera i diamanti divengono amorfe pietre e Madre Natura si nasconde piena di vergogna per non aver saputo creare colori belli come quelli dei tuoi occhi. Ho udito la tua voce ed ora non voglio udire più nulla perché a confronto gli usignoli gracchiano goffamente la musica diviene rumore ed il liutaio getta nel fuoco i suoi strumenti tanto... chi li vorrà più? Ho sentito il tuo profumo ed ora non voglio sentire più nulla perché a confronto il giglio e la margherita muoiono di dolore la magnolia perde il suo inconfondibile profumo e la rosa si strappa petalo a petalo non potendo sopportare quel vento che sa di buono che arriva quando ci sei tu. Ho sfiorato il tuo corpo ed ora non voglio toccare più nulla perché a confronto la piuma perde la sua morbidezza la roccia diviene molle terra e la porcellana è ruvido materiale disprezzato ed odiato agli occhi di quelli che hanno sfiorato le tue spalle. Mi sono innamorata di te ed ora non voglio null'altro perché a confronto è tutto cenere e fango.
Più scorre il tempo e più divengo realista... I giorni passano ed io penso... Se solo mi amassi il cielo pioverebbe oro anche solo poco basterebbe per illuminare la mia via se mi amassi... Potrei essere fiera di te di tutto e per tutto. Potrei stringermi a te in questi malinconici giorni oppure potrei baciarti... e vivere per l'eternità...
Cullami... con le tue forti braccia stringimi. Sognami... con ogni tua cellula desiderami. Amami... con le tue morbide labbra baciami. Oppure odiami... stringi il tuo pugno, ed uccidimi!!!