Cuore vibrante spesso ansimante vulcano d'amore ma anche dolori un mare di bene un mondo festante un cuor d'emozioni e mille colori. Desii di pace parole di vita la bianca colomba solca l'azzurro sangue violenza guerra infinita il fiore il vento l'immenso sussurro. Il silenzio per l'anima è vita e il treno speciale dei paesi lontani sfreccia lontano verso la meta infinita di un cuore di un viso protesi al domani.
Tenerezza è camminare per le strade anonimi tra la gente. Tenerezza è osservare il tuo volto scintillante nella calda sera ed ascoltare gli aliti del vento sulla tua pelle rosa. Tenerezza è baciare un lembo di cielo riflesso nei tuoi occhi e camminare mano nella mano come due bambini innocenti per poi scomparire dietro orizzonti di luce. Tenerezza è vivere momenti d'amore in uno spazio d'infinito, sospirare accanto al profumo delle aiuole pregne di nettare. Tenerezza è navigare nei tuoi occhi come nel mare azzurro e profondo. Tenerezza è esprimere un desiderio con le fronti unite protesi in tanti attimi e in dolci emozioni che come vapore svaniscono nel nulla. Tenerezza è rimanere insieme fino all'estinzione dei cuori, è dimenticare il tempo, è abbracciarsi spontaneamente. Tenerezza è dire ti amo guardando alla tv un missile che esplode. Tenerezza è amarsi anche quando il tempo disegna la consunzione e l'oblio. Tenerezza è aspettare un cuore amico.
Oh! splendida creatura riluci come un gioiello nel firmamento celeste il tuo candore richiama i gabbiani danzanti e festosi sulle acque del mare. Oh! splendida creatura, sfera radiante di luce siderale, quel tuo bagliore al di là dell'orizzonte illumina l'immenso. Oh! splendida creatura, diuturna stella della sera che assisti gli amanti sospiranti sotto il cielo di latte. Oh! splendida creatura, padrona del creato gioiello imperituro, mitigatrice instancabile degli animi ansiosi. La si guarda nel silenzio dell'anima avvolti nel tepido lenzuolo della sera, sommersi e carezzati dal muggire del mare.
Ho sentito piangere gli uccelli quella sera di luglio al faro camminando tra sentieri belli al calar del giorno, di luce avaro. Ho ascoltato le Diomedee e il loro mesto pianto delle Tremiti son le dee e un vagito è il loro canto. Piangono sulla tomba di Diomede e sull'isola di San Nicola gli albatros rendono al condottier la loro fede e ricordano tristezza e tanatos. Da molto lontano son partite per rendere omaggio al loro Dio per sempre punito da Afrodite qui Diomede a pagare il fio.
Sei una rosa tra campanule e anemoni nella tramontana aleggia il tuo profumo. Sei una rosa la vastità del mare t'inebria col suo manto d'azzurro. Delicata, soffice emani passione dai tuoi petali schiusi e ridenti al sole d'aprile celato tra nubi ovattate. La luna scompare al tuo dolce stormire ed è un lento fruscio di fogliame in un caleidoscopico fluttuare di suoni.
Gladioli e ginestre Irrorano un profondo profumo Assieme ai roseti Colorati e rigogliosi Odorosi di colori Multicolori le siepi Olmi lerici e abeti Lungo il viale silenzioso Edera ed eucalipti Oscillano gli alberi al vento del mare Palpabili il tramonto e il sole Attraversa la striscia del confine Recanati dimora poetica Dove tutto è poesia Inebriante di sera.
La voce del mare è un soave sussurro un gabbiano vola giocondo fra l'infinito e l'azzurro e ci trasporta in uno spazio profondo. La voce del mare è frescura per l'anime è specchio del sole e del cielo un monito per l'uomo pusillanime vorace maldestro mancante di zelo. La voce del mare svela il mistero di noi peregrini sulla terra violata da iene voraci che l'han ridotta un mero ricordo della sua essenza, ormai stuprata.
Luci pulsanti, stemperate Nel silenzio ovattato, L'argento delle stelle È il guanciale della luna Colora i tenui riflessi del mare Nell'arcobaleno della notte. L'alabastro traspare tra cielo e terra dipinge immagini e figure una tavolozza di un artista primigenio un eterno divenire d'emozioni. I colori della notte sopiscono i turbamenti Avvolgono in un lenzuolo iridato Turbolenze e istinti di lotta. Dormire nella culla del tempo Al di là dei pensieri Oltre i confini senza orizzonti In un indefinibile spazio Di tempo e immenso. Cromatiche sensazioni I colori della notte Una foto col flash Cartolina mosaico ancestrale.
Il cielo è un vuoto di silenzio raccoglie le parole del vento chiaro splendente nei giorni d'estate secchi e afosi. È lo specchio dell'anima quando il mare canta assieme alle sirene, all'alba e tutto risplende di fulgida luce. Il giorno và, sospira la tremula rosa al sole di luglio sospinta dalla brezza del mare. I suoi petali schiusi son pregni di acqua, ride protesa sulla sella del sole ad incontrar l'infinito. L'ombra della notte passeggera cammina raffigurata sul dondolo della luna nel lattiginoso vapore celeste dorme, fasciando la terra di riposo e frescura. Mille immagini mille bagliori sospesi nel nulla, nel niente definito nelle geometrie esistenziali dei paesaggi dormienti. Tanti cerchi di luce definiscono lo spazio, oscuro, colpiscono la tetraggine il grigiore di desolati soffitti. Numerose meraviglie contese girano sulla giostra dei sogni nascenti a mezzanotte, d'estate, forgiano la realtà effimera e fugace. Il cuore riposa su un guanciale d'alloro, tra serti profumati di fiori danzando sulla pedana dell'amore.