Scritta da: Elettra Verganti

Un giullare un re

Sarò per poco la tua regina assisa
Ho ceduto i diademi ai mendicanti
Il mantello s'è strappato nel roveto

I miei editti calpestati per le vie
Le serve si ribellano sprezzanti

Né più ho gloria
potere o scettro

Altro anello s'ostenta
Altra lingua proclama

L'investitura l'hai rubata da un letto
di promesse. È ben misero giullare
un re quando rinnega la parola sua.
Elettra Verganti
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    Scritta da: Elettra Verganti

    Rinserro usci e spiragli

    Rinserro usci e spiragli
    stia lì fuori la vita di chi sa
    del fare, il giorno colmo di
    faccende e cose. Carpiato
    è il giro de la chiave e sto!
    Così sto. Clandestina zitta
    che non mi trovino il vocio
    e i passi del vostro andare

    né spierò se esistete nel vero
    o se, ombre ingannate, fate
    a correre per credervi al mondo.
    Elettra Verganti
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      Scritta da: Elettra Verganti

      Non temere vela mia

      Ercole non frange colonne
      atlante ha schiena dritta e
      scilla trascura il suo pasto

      nella mappa antica che la
      mia prua rincorre, i confini
      trascolorano il foglio e nei
      segni incerti vado a palme
      vuote. L'attracco svanisce
      se l'isola d'oro che dispare
      ai bui fondi segue i gorghi

      non temere vela mia, tieni
      l'orsa, non spaurarti ora. A
      dorso di un narvalo, come
      su un destriero infuriato di
      sole, andrai, sazia di vento.
      Elettra Verganti
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