Scritta da: Elisabetta Barbara De Sanctis
in Poesie (Poesie d'Autore)
Lacrimano orgasmi
da questo istante infinito
di carne e cielo
mentre il silenzio ci ingoia
nei suoi umidi respiri.
Composta venerdì 2 gennaio 2015
Lacrimano orgasmi
da questo istante infinito
di carne e cielo
mentre il silenzio ci ingoia
nei suoi umidi respiri.
Quando verrai da me
dimentica
dimentica chi eravamo
lascia fuori da quella porta
ogni istante mai stato nostro
che prima di Noi mai
nulla è stato reale.
Quando andrai via da me
ricorda
ricorda chi siamo
e se oltre quella porta
mi sentirai ancora
io ci sarò.
In un battito d'ali
in un cielo azzurro
in una foglia
in un respiro
e in un respiro ancora.
Perché è questa la vita
una catena di respiri
che spezzano il tempo
e spiegano le ali.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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C'è in quel che scrivo
più di quanto io pensi.
Pensieri a volte confusi
sfuggono e si rimescolano.
Parole che fanno a spintoni
per un posto in prima fila
e si spremono lì, nel cuore.
Distillato di quel che sento
che diventa essenza
che diventa inchiostro
ma profuma di Te.
Quelli non erano occhi. No.
Erano un diario. Di quelli con la chiave che nascondi sotto al cuscino.
C'era tutto. Ci potevi leggere tutto.
Erano il racconto di chi è sopravvissuto. Ancora e ancora.
Di chi ha sofferto e gioito.
C'erano segni di battaglie qualche volta vinte, il più delle volte perse.
C'erano segnate tutte le cadute e tutte le volte che si era rimessa in piedi.
A guardarli bene ci vedevi anche l'ombra di un barattolo di colla,
quella sempre a portata di mano per ogni volta
che era stato necessario rimettere insieme qualche pezzo.
Fragili e stanchi. Li vedevi fragili e stanchi a volte.
E dolci. Di quella dolcezza che resta indomita nonostante il disincanto.
Quella che non molla, che non molla mai.
Quella che cerca sempre e comunque il buono e il bello
anche se a volte deve scavare a mani nude.
No. Quelli non erano occhi.
Erano manoscritti antichi.
Erano anima. Erano pelle.
Erano chimere.
Erano viaggi.
Viaggi infiniti.
Viaggi del cuore.
Ascoltami
e anche nel frastuono di questo mondo
sentirai il mio richiamo.
Cercami
e anche fra la gente
vedrai ovunque il mio viso.
Amami
e mi avrai sempre vicina
che da sempre e per sempre
la mia Anima appartiene a Te.
Inspiro l'attesa.
Trattengo il fiato.
Le Tue mani. Le Tue labbra.
Espirerò pazzia.
Lo sai che mi manchi, vero?
E che sei ovunque
e mi sembra di impazzire a vederti riflesso
ovunque io posi il mio sguardo?
E che il mio cuore batte scandendo il tuo nome?
Respiro il tuo odore
e rischio di soffocare
trattenendo il respiro
per non lasciarti più uscire.
Sei dentro e non mi basti
perché è più dentro ancora che devi stare
Anima nell'Anima
Carne nella Carne.
Tu. Sempre. Dentro i miei occhi.