Scritta da: Elisabetta Rinoldi
in Poesie (Poesie personali)
I concreti
Difficile vedere
e spiegare
quel che c'è
nel fondo del bicchiere,
consumare il boccale
di birra e parlare
senza bere.
E insieme assaporare.
Composta nel aprile 2004
Difficile vedere
e spiegare
quel che c'è
nel fondo del bicchiere,
consumare il boccale
di birra e parlare
senza bere.
E insieme assaporare.
Io sono affine al fuoco
che ti brucia dentro
ma lo sopporti a stento
quando ti scalda le ferite
senza ridurle in cenere.
Io per te
sono passata
tra tanta gente,
una meteora ardente
sulla tua pelle chiara
e la mia luce amara
ti ha visto le ferite
ma non le ha guarite.
Dentro te sono andata infine
in mille frammenti
e ho lasciato crateri millenari
carichi di sentimento
e di follia.
Dimmi perché
tu vivi male,
e perché io sono
il tuo pugnale insanguinato
ma anche molto amato.
Io sono affine al fuoco
che ti brucia dentro
ma ho sbagliato il tempo.
Ricordami, madre,
da dove proviene
il dolore ancestrale
di cui non ho memoria
né desiderio.
E tu, padre, libera
il seme virginale
dell'amore irrisolto,
il mio cuore sconvolto
ancora.