Vorrei poter posare il mio volto sul tuo cuore oh madre eterna e con le mie braccia stringerti, abbracciarti, lasciarmi andare in te, lasciarmi cullare da te, riposare in te e restare così per sempre con il mio volto sul tuo cuore e il mio cuore che palpita d'amore per te all'unisono con il tuo. E la mia anima abbandonata nella tua grande anima che trovi finalmente il suo riposo, la sua pace. Dopo questo lungo affanno, questo interminabile inverno. E tu madre eterna nel tuo abbracciarmi con il tuo manto di sola luce, luce inaccessibile, incontaminata nascondermi in te per sempre come hai nascosto, protetto e rifugiato in te l'inerme, il piccolo, il fragile Gesù cristo in attesa che divenisse il grande, il potente, il gloriosissimo re dell'universo. Lui ha scelto te come sua dimora... scelgo anch'io te madre eterna a sua perfetta imitazione. E poi madre eterna partoriscimi al mondo come hai partorito lui da quella umile grotta del tuo santo grembo conduci alla luce! Il cristo Gesù in te era luce nella luce... nel tuo abbraccio dissolvi ogni mia ombra, trasformami in luce, trasformami in Gesù. Con la tua luce abbagliante, fulgida e splendente spegni e acceca le luci falsate che i riflettori di questo mondo hanno proiettato in me e fuori di me. Parlami solo tu madre eterna con il tuo silenzio e che taccia tutto fuori e dentro di me!
Non morire mai tu, che sempre vivo danzasti nell'anima mia. Non morire mai tu, che fiori secchi mai appendesti all'albero della vita. Non morire mai tu, attraversato dalla luce "sempre". Non morire mai tu, guerriero di pace. Non morire mai tu, trafitto dall'amore. Non morire mai amore mio!
Nell'infinito cielo, che da sempre guardai con nostalgico amore e speranza, la mia dimora eterna, domani, laddove abitano gli angeli puri volteggianti nella danza cosmica quieta e felice dell'universo dipinto dal sole, che dà forma al creato tutto e illuminato da luna e astri, laddove il buio consente ai santi di splendere come scie luminose nella notte del mondo, lì, libera e indegna migra l'anima mia! Dio sole, nel giorno radioso e splendido non lo si può guardare in faccia, è troppo abbagliante la sua luce! Gli occhi abituare ad ammirare i suoi riflessi nel creato, luna e stelle la cui più tenue luce prepara a quel dì in cui a "tu per tu" lo vedremo Dio, che appena son degna di contemplare da questa terra d'esilio io, misera creatura ma una cosa sola con il "tutto"! E andar più via non vorrei dalla deriva di questa vita su cui dopo lunghi naufragi approdai, per nutrirmi ancora del suo amore quaggiù in attesa dell'eterno gaudio. Mi irradierà "per sempre" tale inaccessibile, increata, immortal luce, che mai meritai!
Sdraiata sulla nuda terra ho baciato il petto villoso di Dio e l'ho udito battere forte il suo cuore. Poi lacrime di gioia dal suo volto di cielo: pioggia fresca su di me!
Mare che mai navigai io ti attraverserei! Parlami delle tue burrasche delle tue acque quiete di quando ti attraversa la luce di quando la notte ti incupisce e la luna ti usa come specchio. Bagnami mare che mai navigai e che sei il mio mare più bello e fa che sia tutto diverso! Lasciami naufragare in te ma senza annegare mai!