Binari, lontani. Sembrano fili di lana adagiati al cemento. Trame di somme nel tempo; di ore sottratte, d'affetti divisi. Fili di immagini e attese moltiplicanti.
Investighi il cuore, la mente, i silenzi; ti appassioni agli odori, a quei suoni, ai rancori. La tua pace č la quiete o la pienezza d'amore; e in quella pace o pienezza, tu realizzi il tuo ardire: con dedizione e attenzione, con fughe d'ansia e quesiti che alimentano il fuoco di letture e altre vite. Tu sei colei che va in cerca del "bel principe fra i Lord". Tra sillabe e parole, dietro ogni virgola o in un punto, talvolta uno, a volte tre... Osservi, ricerchi, indaghi e ti chiedi; tocchi l'acqua, ne assaggi il sapore. Dolce o salata, contiene sempre una storia. Fili intrecciati, catene, rami secchi o spezzati. Ragnatele, pensieri, notti insonni e poesie. Epoche antiche, emozioni, sensazioni crudeli. Tu scrosti ogni maschera e districhi ogni trama; lģ seduta al telaio di celate realtą.
Abbiate il coraggio di pretendere la vostra felicitą, sia essa l'ammirare una luna arancione che sbuca dall'acqua notturna del mare o leggere un libro dinnanzi a un camino bruciante pezzi di legna o rami secchi di vite.
Abbandonatevi al dolce annegare nel caldo e vitale possedersi dei sessi; abbiate il coraggio di domandarvi chi siete e chi o che cosa vi renderebbe felici.
Abbiate il buonsenso di dare a voi stessi un autentico senso. Abbiate scarpe robuste per viaggiare nel mondo e comodi spazi per far volare le menti.
Attraversato dalle stagioni, ti cercavo nel fondo di un bicchiere; sulle venature d'una foglia caduta o accanto a me, convinto di aver captato il tuo odore.
Ho atteso a lungo; giorni, notti, tempo. Ho constatato che invecchiano anche i ricordi. A rammentarmelo, č questo fiato del vento.
Ti troverņ la sera, sotto Venere, al mare; prima d'un bacio, udire Chopin - morire.