La musica messicana ha un potere magico Nella stanza dove Alice Si muove nel silenzio del risveglio. Silenzio puro, empio di energia; cerco qualcosa che possa imitarlo nuotando con la mente, senza far rumore.
Mi sbrigo per casa Scuoto il cappello intriso di pensieri, il quadro, con volti tracciati, evoca momenti lontani. Gioisco, nel momento in cui penso Che domani sarà un altro giorno.
Il volto di gesso adagiato sul candido cuscino è compagno di un rivolo ormai freddo Il sole tiepido entra senza invito Il telefono, due squilli poi il silenzio i pensieri fugaci mi appartengono per un attimo Sotto palpebre taciute da una notte insonne. Mercoledì 16 dicembre 2009, irripetibile e non desiderato, ancor di più, nell'attonito risveglio.