Scritta da: Eclissi
in Poesie (Poesie d'Autore)
Verde ramo libero
da ritmo ed uccelli.
Eco di singhiozzo
senza dolore né labbro.
Uomo e Bosco.
Piango
di fronte al mare amaro.
Nelle mie pupille
due mari che cantano!
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Verde ramo libero
da ritmo ed uccelli.
Eco di singhiozzo
senza dolore né labbro.
Uomo e Bosco.
Piango
di fronte al mare amaro.
Nelle mie pupille
due mari che cantano!
Sui rami
indecisi
andava una fanciulla
ed era la vita.
Sui rami
indecisi.
Con uno specchietto
rifletteva il giorno
che era lo splendore
della sua fronte pura.
Sui rami
indecisi.
Sulle tenebre
andava sperduta,
piangendo rugiada,
prigioniera del tempo.
Sui rami
indecisi.
Sui rami dell'alloro
camminano due colombe oscure.
L'una era il sole,
l'altra la luna.
"Casigliane mie," chiesi,
"dove sta la mia sepoltura?"
"Nella mia coda", disse il sole.
"Nella mia gola", disse la luna.
Ed io che andavo camminando
con la terra alla cintola
vidi due aquile di neve
e una ragazza nuda.
L'una era l'altra
e la ragazza era nessuna.
"Care aquile, " chiesi,
"dove sta la mia sepoltura?"
"Nella mia coda", disse il sole.
"Nella mia gola", disse la luna.
Sui rami dell'alloro
vidi due colombe nude.
L'una era l'altra
ed entrambe nessuna.
Il mio cuore riposa presso la fonte fredda.
(Riempilo dei tuoi fili,
regno dell'oblio. )
L'acqua di quella fonte gli diceva i suoi canti.
(Riempila dei tuoi fili,
ragno dell'oblio. )
Il mio cuore svegliato diceva i suoi amori.
(Ragno del silenzio,
tessigli il tuo mistero. )
E l'acqua della fonte lo ascoltava ombrosa.
(Ragno del silenzio,
tessigli il tuo mistero. )
Il cuore si rovescia su quella fonte fredda.
(Mani bianchi, lontane,
trattenete l'acqua! )
Lo porta via l'acqua cantando d'allegria.
(Mani bianche, lontane,
niente resta nell'acqua! )
Una rondine vola
lontano!...
Ci sono fioriture di rugiada
sul mio sogno,
e il mio cuore gira
pieno di noia,
come una giostra su cui la Morte
porta i suoi bambini.
Vorrei a questi alberi
legare il tempo
con una corda di notte nera
e tingere poi
del mio sangue le rive
pallide dei ricordi!
Quanti figli ha la Morte?
Li ho tutti nel cuore!
Una rondine viene da molto lontano?
Sera piovosa in grigio stanco.
Tutto è così.
Gli alberi secchi
la mia stanza solitaria.
E i ritratti vecchi
e il libro intonso...
Trasuda la tristezza dai mobili
e dall'anima.
Forse
la Natura ha per me
il cuore di cristallo.
E mi duole la carne del cuore
e la carne dell'anima.
E parlando
le mie parole restano nell'aria
come sugheri sull'acqua.
Solo per i tuoi occhi
soffro questo male;
tristezze del passato
tristezze che verranno.
Sera piovosa in grigio stanco.
E va la vita.
La luna cammina sull'acqua
com'è tranquillo il cielo!
Va segando lentamente
il tremore vecchio del fiume
mentre un ramo giovane
la prende per uno specchio.
Alberi,
eravate frecce
cadute dall'azzurro?
Che terribili guerrieri vi scagliarono?
Sono state le stelle?
Le vostre musiche vengono dall'anima degli uccelli,
dagli occhi di Dio,
da una perfetta passione.
Alberi!
Le vostre radici rozze si accorgeranno
del mio cuore sotto terra?
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
Ti vedrò?
Non ti vedrò?
A me importa
soltanto il tuo amore.
Hai sempre il riso di allora
e quel cuore?