Poesie di Francesca Genna

Impiegata, nato venerdì 26 maggio 1967 a Trapani (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Fragolosa67

Tributo a Iseo Ilari

Piccolo papillon adorna un pagliaccio col doppio petto.
Mi correggo: non è un pagliaccio ma un gran maestro!
Visse di canto come un menestrello.
Portò il cappello e tanto tanto genio.

Sol la si do che gran temperamento!
affascinò il mondo e
fa dimenticar odio e tormento.

Vinse la guerra a colpi di voce
e, da buon tenore cantò in ogni situazione.
Conobbe il mondo e tutte le persone.

Non ha confini ma in cuor l'Italia e Roma porta
e ogni gente abbraccia sui palchi e nelle piazze.
Infatti si sentono scroscii ma non piove
son tanti applausi per un gran signore.
Francesca Genna
Composta mercoledì 19 giugno 2013
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    Scritta da: Fragolosa67

    Dove ci porta il cuore

    Soffio,
    respiro dolce.
    Sguardo ammiccante,
    umide labbra.

    Un bacio che unisce
    ed è primavera in un cuore
    che ama come prima,
    quando sbocciavano i fiori
    e dalle crisalidi spuntavano bianche ali.

    Volo lontano,
    al confine del sogno
    che romba in groppa ad una moto
    per sfrecciare insieme a lui
    dove ci porta il cuore.
    Francesca Genna
    Composta martedì 18 giugno 2013
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      Scritta da: Fragolosa67

      Delusione

      Funesta tempesta uragano
      di discordia tutto si porta
      ed entra in ogni alcova.
      Spazza ogni onor
      e rompe ciò che trova.

      Sembra vendetta ma
      è solo cattiveria
      oppure serratia
      che si annida e
      ti condanna.

      Bestia funesta
      che tutti sgomenta.
      Vorremmo fuggire.
      Potremmo mai tradire
      falsa gloria e aspettative?

      Calmo è il vento
      se la nave parte
      alzate le vele qualcuno è al timone!
      Issate l'ancora per un'altra illusione!
      Francesca Genna
      Composta venerdì 14 giugno 2013
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        Scritta da: Fragolosa67

        Pace

        Rinasco all'alba quando tutto tace.
        Volteggio e coloro l'aurora.
        Sprizzo di gioia
        e attendo il tuo risveglio.
        Sei natura viva!

        Cielo e terra sospesa sull'Alto monte,
        mio rifugio e dolce alcova tra daini e cerbiatti
        che saltano fra i ciottoli che scivolano
        e rimbombano nella mia pace.

        Vorrei restare qui per sempre,
        nell'infinito spazio,
        cercando la stella più bella,
        bianco fiore proibito.
        Aspetto che qualcuno
        lo raccolga e me lo porga.

        Sogno altri giorni come questi,
        meravigliosi ed eterni.
        Io, sola con Dio e il mio destino.
        Francesca Genna
        Composta giovedì 13 giugno 2013
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          Scritta da: Fragolosa67

          A mio padre

          Dolce aria, musica celestiale
          le parole di una figlia per un padre:
          son armi acuminate
          frecce che sfrecciano
          e nel cuore son conficcate.

          Custodite in bottiglia
          a volte feriscono
          altre volte si perdono nella corrente
          per arrivare al porto ed
          incagliarsi in una nave.

          Tutti a bordo si parte!
          Il messaggio torna indietro
          e non va nelle sue mani.

          Perdonano i padri
          mentre vedono splasciare l'acqua
          salutando ignari.
          Francesca Genna
          Composta domenica 9 giugno 2013
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            Scritta da: Fragolosa67

            Filastrocca della rete

            Fluttuante è la via
            della tecnologia,
            naviga in reti
            senza frontiere.
            Corre tra fili di ragno
            che tesse le tele.

            L'insetto curioso,
            in un fosso nascosto
            osserva le api
            di maglia impigliate.

            Sorvola impunita
            la farfallina.
            Ostenta le ali
            troppo dorate.

            Conosce ogni cosa
            e saltella contenta
            tra social e media
            ma, il ragno peloso
            la scopre e l'addenta.
            Francesca Genna
            Composta mercoledì 5 giugno 2013
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              Scritta da: Fragolosa67

              Vecchiaia

              Odio il tacito silenzio
              ascoltato nei pensieri
              perduti in girandole
              di emozioni.

              Segreta è la vita
              senza magiche lusinghe
              che brucia il tempo in corsa
              verso una libertà che muore.

              Canuto è colui che spegne
              lo stoppino dei ricordi
              attraversati da molle
              corde di violino.

              Non danzano più
              le farfalle:
              Hanno le ali spezzate!

              È finita la musica.
              È andata via l'orchestra.
              Restano solo le foglie secche
              spinte dal vento.
              Francesca Genna
              Composta martedì 4 giugno 2013
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                Scritta da: Fragolosa67

                L'autostrada

                Corde di un violino stridono in vie
                dove gomme di motori
                sgommano come bolidi che
                cavalcano cavalli che
                si arrendono davanti
                al rosso di un semaforo.

                Muri alti su carreggiate afose
                fermano sassi che bucano i vetri
                di un'auto in corsa.

                Corpi esanimi sotto un ponte.
                Futuro spezzato da
                un gioco di morte mortale.

                Vuoto è l'altare
                che il vento o lo sgomento
                porta oltre lo spazio
                in un tempo che corre
                e non frena per l'altrui preghiera.
                Francesca Genna
                Composta venerdì 31 maggio 2013
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                  Scritta da: Fragolosa67

                  Amanti

                  Nuvola grigia di acqua densa, compatta che
                  scoppia all'improvviso e si riversa sul mare.
                  Onde fragorose sbattono con il vento
                  su vele di tormenti che annegano in un oceano
                  ingoiati da pesci che colorano
                  anime pure che non conoscono avventura.

                  Vado dove mi porta la tua aria
                  ascolto il respiro che si confonde
                  nei sospiri di un uragano di passione
                  fra rivoli di sudore
                  che come gocce scivolano sulla fronte
                  asciugate da fazzoletti di emozione.

                  Amore che spegni il fuoco e dai tormento!
                  esisti dentro un calice di bolle che frizzano di piacere
                  e rendono arsa la lingua e la pelle
                  sete di te di me.
                  Siamo un sogno che non finisce
                  domani, quando all'alba te ne vai.
                  Francesca Genna
                  Composta venerdì 31 maggio 2013
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