In questo pomeriggio alcolico, sintetico e immobile, m'inquieta un sole -o forse un'alba, meravigliosa, come a volte ciò che lo sembra, poi non lo è-.
Mi fotto da me, cosi che sento lo spleen, sento l'abbandono, sento l'angoscia, sento il sapore vecchio e tormentato del vuoto dentro di me alla ricerca sfrenata di te.
Contemplando una strana notte. Meditando su assenze indefinite di questo presente, volutamente mi perdo dietro parole sibilline, mentre ti sento muovere fra queste dita e fra le righe.
Tu, passione, dolore, rabbia e amore... inibito; tu, che hai qualcosa dentro di sbagliato ma che ci rende simili; tu, che estendi il tempo senza che io me ne renda conto; tu, da maestro sapiente sei entrato nella mia mente confusa e stanca, tormentandola dal solo tuo pensiero; tu, sublime approfittatore della mia vacuità esistenziale, mia terapia. Amore ribelle, mellifluo, malvagio, mia squallida patologia!
Sono stesa e tesa quando arriva. Seppur mi consente la catarsi dei sensi, si comporta come la peggiore tediosa donna mai esistita,
la notte,
spesso fasulla ed ipocrita che si barrica dietro al suo mantello di nero e cristallo regale, dipingendo confusamente barlumi d'infinite visioni circoscritte.
Ci sono pensieri, ricordi, che spariscono quasi fossero lacrime su un viso che il vento asciuga. Così io stanca d'amare, sono come il poeta stremato dal desiderio incontrastabile di continuare a scrivere.
Nel mio letto stanotte. Spasmi continui mi fanno capire che probabilmente ti desidero, e ti penso ancora mentre la mente s'annebbia al ricordo dei nostri corpi attorcigliati, rapiti, di due perfetti amanti sconosciuti.
Quando ho perso la chiave della felicità, ed ho lottato a lungo finché non ho creduto di averla ritrovata. Quando ho barattato me stessa in cambio della tua felicità; quando i demoni mi hanno sopraffatto ingoiando la mia anima e mercenandola con Dio; quando desideri essere libero e per farlo sai che hai solo bisogno di un proiettile; quando promettono... e non mantengono! Quando ho preso l'acido, e ho incontrato Dio; quando tutto questo è frutto di una dannata fantasia; ... quando è utopia!