Le migliori poesie di Francesco Andrea Becca

Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Racconti.

Eroi

Di sguardi vivete
con occhi di verità
e sorrisi incomprensibili agli uomini

Il dolore diventa prezioso
in gocce d'anima
ci bagna l'incoscienza del vivere

Non brunirà il vostro viso
al calare dell'autunno
in graffi e solchi di tempo

Un viaggio da guerriero
in battaglie magnifiche e tremende
dove protegge solo l'esser nudi

Ascendete l'infinito in terribili ali
sotto luci di stelle e silenzio
mi fate sentire migliore di ciò che faccio

Cammino nel vostro destino
perché so che non morirete mai
ma solo scegliete altri cieli

Soffierà infine il vento malinconico
dell'ultima ninna nanna
che mi renderà bambino

Mi chiederò per cosa ho vissuto
e leggerò a tutti il mio cuore
che porta incisi i segni degli eroi.
Francesco Andrea Becca
Vota la poesia: Commenta

    A Voi

    Ci sono pensieri che nascono lontano da noi
    piccoli mondi che il tempo amplifica
    e la vita colora e profuma
    portandoli a noi per chiamarli Esperienze, o Sogni.

    Siete Voi, tutte le persone come te
    che con i Vostri pensieri date date forma e realtà ai sentimenti
    alle emozioni, al dolore e alle speranze.
    Alla patria dei poeti.

    Io sono solo un povero foglio di carta
    su cui Voi incidete emozioni.
    A me resta solo da mettermi sotto le vostre nuvole
    a raccogliere le gocce d'anima che voi liberate.

    Come fanno i bambini in principio d'estate
    che con un cesto provano a imprigionare le ciliegie
    che altri colgono e lasciano cadere.

    Prima che vadano perse per sempre.
    Francesco Andrea Becca
    Vota la poesia: Commenta

      Cercando

      Ho visto la vita combattere
      Ne ho cantato le vittorie

      Ho sentito le canzoni di morte
      Ne ho coperto il richiamo

      Ho liberato tutte le speranze del cuore
      Ne ho seguito le scie luminose

      Ho spento le giuste illusioni
      Ne ho ascoltato il buio silenzio

      Ho cercato le più grandi risposte
      Ne ho trovate di più fragorose

      Ho cercato ancora più lontano
      Ne ho trovato il dolore

      Ho aspettato il tempo delle risposte
      Ho trovato il tempo chiedermi un altro sogno.
      Francesco Andrea Becca
      Vota la poesia: Commenta

        Poesia

        Potrei spegnere ogni tuo silenzio

        Potrei sfilare ogni filo
        dalla trama d'anima che ti presenta a me

        Potrei cambiare o coprire
        ogni colore che dipinge il mondo
        dove tu sei natura.

        Potrei togliere il cielo dove tu sei musica di stella.

        Potrei distruggerti se volessi
        tuffandomi in altro fiume di acque ancora chiare

        Potrei rinascere; perché posso farlo
        ma non voglio perdere la verità
        che salverà me stesso.
        Francesco Andrea Becca
        Vota la poesia: Commenta

          Il fiume

          Tornano le notti angosciate
          dove gli occhi si aprono al conforto dell'infinito,
          e quel tuo sorriso dolcissimo
          sembra il crudele cielo dove naufragano disperate rondini.

          Torna il silenzio sul cuore
          e immagino la tua voce sussurrare il mio nome
          immagino le nostre mani cercarsi...
          Torna il silenzio sui sogni.

          Tornano le immagini del bambino,
          del ruscello trasparente che iniziava la corsa della vita
          fresco e delicato, timido fra l'erba e i fiori,
          puro di miserie che l'umanità non gli farà mancare.

          Torrente allegro e brillante si muove tra le rocce
          cercando la via per il suo destino
          ora fragoroso e tumultuoso in argento e arcobaleni
          ora opaco e misterioso a difendere l'anima.

          Poi fiume lento e silenzioso
          a scavare penosamente la pianura
          a disegnare anse e curve verso il suo fine.
          Verso il mare.

          Sconfinato e profumato
          come lo sguardo che ho cercato in te
          L'alba e il tramonto sullo stesso orizzonte
          nello stesso momento ai confini opposti del mare

          E il mio cuore mi sprona, mi umilia e mi incita
          a scavare ancora questa pianura,
          ansa dopo ansa, pregandomi di piegare ancora,
          a curvare un'altra volta, e un'altra volta ancora.

          Trepidante e impaziente
          come un bimbo in viaggio
          che dietro ogni curva si aspetta la terra aprirsi e scomparire,
          e, come per magia, improvvisamente, apparirgli il mare.

          Ma dopo ogni curva è una nuova delusione
          davanti agli occhi aride pietraie da scavare
          Il corpo e l'anima aggrediscono la roccia
          ma fragile è l'intimo sentimento del cuore

          E mi trascina con sé
          in questa pietà che non trova amore

          Come fiume che sa
          non troverà il mare.
          Francesco Andrea Becca
          Vota la poesia: Commenta

            Amore Negato

            Silenziosa bruma avvolge il fluire dei miei passi
            Sul sentiero del cercare verità

            Rannicchiato in te ti riveli
            Primordiale e spoglio fanciullo

            Avvolto nel ghiaccio che le tue lacrime non sciolgono
            Con le labbra in beffardo bacio su esso

            Intorno urlanti brandelli di dolore
            E l'anima frantumata in aguzze schegge

            Forte giace nell'aria l'eco dei fatali singhiozzi
            E caldo ancora è il sospeso vapore dei disperati sospiri

            Chi ti ha strappato il cuore dal petto
            Gettandolo al fiero pasto del dolore

            Chi ha portato il silenzio
            In questo pietoso teatro

            Rivelami silenziosa nebbia
            Lo spietato destino che qui regnò

            Silenzioso bambino scrive Amore
            Con parole graffiate sul gelido foglio

            E rondini notturne annunciano il tempo dell'amore negato
            Che incurante del bene falcia il desiderar vita

            L'amore irraggiungibile che ha cancellato le tue strade
            Scagliando lontano i tuoi più dolci desideri

            Amor che era il tuo più bel sogno
            Come può ora devastarne il futuro

            Come può una cosa così bella
            Procurare così grande dolore

            Vorrei consolarti ma piango per te
            In parole incomprensibili agli uomini

            E tu cuore bambino ascolti
            Condannato a vivere in uomo senza cuore

            Ti accarezzo dolce il viso sfinito
            Amandoti per il poco che ho

            Ascoltami se puoi
            Che anche io vivo in te

            E voi tutti ricambiate l'amore se potete
            Che il suo negarsi uccide le speranze

            Spegne la sola luce che rincuora
            Il disperato naufragare dell'anima.
            Francesco Andrea Becca
            Vota la poesia: Commenta

              Altalene sull'acqua

              Non lago, né mare;
              solo acqua piatta e incolore
              senza cambi di luce
              tra orizzonte e cielo.

              Voci di giochi;
              lontane vibrazioni senza gioia
              stanco è il tempo
              di confondere il silenzio.

              Lento pendolo;
              piedi nudi sfiorano l'acqua
              spezzandone l'incolore pelle
              in spumeggiante silenzio.

              Eppure non è pace;
              misteriose altalene respirano
              sospese al grigio del cielo
              senza grida di bambini.

              Intorno solo solitudine;
              cerco sorrisi innocenti
              le loro altalene sull'acqua
              non cantano gioia.

              Chi vi ha ucciso?
              Chi vi ha messo a giocare con la vita?
              Dove si reggono le vostre altalene?
              Perché sono silenziose le vostre scie?

              Solo rigano di pietà la fredda pelle di questo oceano.
              Oceano deserto e neutro
              incapace di riflettere le vostre stelle.
              Francesco Andrea Becca
              Vota la poesia: Commenta

                Mistero

                Mai ci siamo incontrati
                solo ci siamo riconosciuti.

                Bambini sudati, che insieme interrompemmo i nostri giochi,
                improvvisamente,
                sorpresi dallo stesso Mistero.

                E sono bambino spaventato
                nascosto nell'uomo che teme il mondo senza amore.

                E sognami amante allora
                che ogni tuo sogno
                il mio mondo fà Universo.

                Perché sarò tutto quello che saprai darmi
                Perché sarò tutto quello che vorrai donarmi.

                Oggi un piccolo fiore
                ruberà terra al deserto.
                Francesco Andrea Becca
                Vota la poesia: Commenta

                  Fui bambino (sull'Eutanasia)

                  Fui bambino
                  e piansi per vivere

                  Sognai e Amai
                  Per vivere

                  Ho attraversato musica e silenzi
                  Ho scolpito su pietra le più dolci carezze
                  Ho accarezzato con l'anima il dolore e la pietà

                  Ho vissuto in me sconforto e solitudine
                  Per essere degno di Ricevere

                  Ho annullato con miseria e rancore il mio futuro
                  Per essere degno di Donare

                  Ho accolto in me l'infinito
                  Per conoscere la mia Verità

                  Non vendetti mai a mercanti di salvezza
                  Non vi appartenne la vita Mia
                  Non mi appartengono le voci urlanti la giusta verità

                  Fui bambino
                  degno di vivere in uomo

                  Sognai e Amai
                  questa Mia dolce fine

                  Sappiate riceverne il senso
                  Sappiate rendermela in dono.
                  Francesco Andrea Becca
                  Vota la poesia: Commenta

                    Occhi

                    Alza il tuo sguardo
                    che il mio attende il suo incrociare

                    Lontano rivolgi i tuoi occhi
                    lasciane scacciare l'ombra dalla luce dell'orizzonte

                    Occhi neri e bui che il riverbero della tua strada
                    addolcisce nel bruno manto delle foglie crepuscolari

                    E parlami
                    che ogni parola è veleno scacciato dalla tua anima

                    E guardami
                    che i tuoi occhi diventano cerbiatti chiari

                    Piangi un'ultima volta
                    che il verde mare dei tuoi occhi sarà troppo profondo per ogni dolore

                    Sorridimi ora
                    che il tuo cuore ha occhi con il colore e la fragranza del miele

                    E ora ama
                    che nessuno può accontentarsi della metà che vede.
                    Francesco Andrea Becca
                    Vota la poesia: Commenta