Ricordo mia Nonna quando ancora giovane mi assisteva premurosa nei giochi di fanciullo. Ricordo mia Nonna quando con occhi dolci e comprensivi leggeva sul mio viso le ansie di adolescente. Ricordo mia Nonna quando ferma ma dolce con le sue parole mi riconduceva ad un comportamento riflessivo. Ricordo mia Nonna negli anni trascorsi insieme quando da sola riusciva a darmi tutto ciò di cui necessitavo. Ricordo mia Nonna quando con lo sguardo malinconico accompagnava le mie partenze . Ricordo mia Nonna nella felice attesa del mio ritorno. Ricordo mia Nonna ogni giorno e la sento vicina.
La natura cerca di resistere agli assalti dell''inverno, ma esso implacabile, la spazza con gelidi venti, la strema con l'incessante pioggia. Poi, forse, mosso da compassione la copre con un candido manto di neve quale segno di pace.
Nella grigia giornata d'autunno le foglie ingiallite danzano impazzite quali fragili prede del vento nell'attesa di adagiarsi al suolo. Tutti siamo prede, nulla ci esclude dalla pazza danza rappresentata sul palcoscenico della vita. Quando anche noi, stanchi, ci adageremo al suolo, potremo riposarci come le foglie.
Ricordo il vento del mio paese Che a volte dolce accarezzava Le piante del mio giardino. Ricordo il vento che asciugava La fronte sudata dai giochi Di bambino. Ricordo il vento che cullava i miei sogni di adolescente. Ricordo il vento che mi accompagnava Nelle giornate di lungo cammino. Ricordo il vento che lontano mi ha portato Senza chiedere parere. Aspetto il vento che mi riporterà ove Per tanto tempo sono stato a volte felice E a volte malinconicamente pensieroso.