Brezza d'oriente che scuoti i miei sensi, rimuovi dal cuore le tristi menzogne, diffondi i tuoi effluvi di soavi essenze, che splendide e pure, trasportano la mente. I candidi amori viaggiano tra i venti, che un dì al tramonto renderanno le vesti cangianti dai toni da Cupido donati, con nobile gesto, agli spiriti tribolati. E ora, nel mio viaggio, indosso quella veste, che è forse il sudario del defunto mio passato.
Rugiada sull'erba fredda del mattino davvero tu sei il pianto silente d'uno spicchio di luna, che, gravida di lacrime, piange il suo sole fuggito al tramonto nell'acqua dell'Oceano.
Il senso della mia vita rimbalza tra gli echi d'un dissonante concerto, s'infrange su un muro di fragili speranze e sparge i suoi cocci come semi fecondi. Rinasce allora, una nitida immagine, che, chiara, crescendo, riporta il mio animo all'essenza suprema che, nell'amore per la vita, ritrova la sua dimora.