Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
La Guerra mai finita
Di mappe e carte geografiche son tappezzate le pareti della mia stanza, devo restare sveglio e pronto per ogni circostanza, dalla finestra guardo con il cannocchiale, studio le strategie le mosse da dover attuare, sono rimasto senza cibo in casa e mi preparo per la spesa al centro commerciale.
Vestiario giusto per l'occasione, le scarpe infortunistiche le ginocchiere al pantalone giubbotto antiproiettile la maschera antigas cartellino di riconoscimento... il pass!
Mi guardo nello specchio mi manca un po' di fard... ah, dimentico la card, occhiali a raggi per per le date di scadenza, attento anche alla provenienza.
Ignaro prigioniero senza sbarre, fin dalle elementari costretto a fare aste sui quaderni... allenamento per i codici a barre, intanto guardo il calendario e domanda mi tormenta come tempesta che squarcia le prue, ma oggi ci sarà il 3 x 2 ?
Prima d'uscir di casa è cosa giusta guardo le previsioni se la giornata è buona se il mondo non si sposta.
Mezzi gommati mangiano le strisce pedonali, aspetto fiducioso... magari mi crescono le ali
carrelli freddi in fila incatenati l'uno all'altro conoscono la strada, un giro disgustoso nauseante senza meta.
Immagine politica dei nostri governanti, si muovon solo se vedono moneta.
Scaffali grigi allineati e riempiti con sapienza, ma oggi non ci casco posso fare senza,
continuo questa spesa con fare mio distinto,
il posto mi ricorda labirinto.
La musichetta in sottofondo per creare l'atmosfera
ma chiudo gli occhi un attimo e sembra sia trincea,
i prezzi che mi assalgono dall'alto verso terra
per un istante mi sento ancora in guerra,
pensare che son stato partigiano, m'incazzo e il sangue si mescola alla bile, come vorrei per un minuto
poter imbracciare il mio vecchio fucile, usato per non avere più prigioni per cosa? Per ritrovarmi povero dopo aver ingrassato un pugno d'imbroglioni,
chissà le ville e le piscine tenute in piedi dalle nostre pensioni.
Pago alla cassa, la sensazione è quella di gettare soldi giù dal ponte, e poi non trovo giusto che per mangiare... debba tornare sempre al fronte.
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