Pensavo si dovesse solo correre correre e basta, è questo che ho imparato a scuola correre per entrare in classe in orario correre per consegnare il compito in tempo
pensavo che si dovesse fare questo solo questo, così mi hanno educato a casa, correre, se vuoi diventare il primo e correre per non farsi prendere mai
pensavo fossimo fatti di corsa di solo corsa, è questo che mi hanno insegnato a lavoro correre per raggiungere traguardi più alti correre per non lasciare tempo agli altri
ma io, accanto a me ho trovato anche una vita lenta una vita che a volte si stanca a stare al passo con chi corre
una vita che ha anche bisogno di piccole pause di cene a lume di candela panchine vista tramonto libri che parlano di cuori
ho trovato davanti a me una vita che vuole anche il tempo di fermarsi un po' per vedere quanto cuore ancora gli batte dentro.
Amica mia se ti senti triste chiamami che sia mezzogiorno che sia mezzanotte ricorda, preferisco stare sveglio con te che dormire scomodo tra i presentimenti atroci
amica mia se perdi tu chiamami che io ti porto a festeggiare qualcos'altro guarda che cielo pulito oggi guarda il mare, sembra una piscina che bella quella madre che abbraccia il figlio guarda quei due, si baciano davanti a un caffè ti ricorderò, amica mia che c'è sempre un punto di vista degno di festa
tu chiamami, amica mia che io non ci metto tanto a spiegarti che perdere non è fallire, perdere è solo vincere alla prossima
amica mia se stai vivendo momenti di merda periodi tosti giornate tristi tu chiamami, a qualsiasi ora ci beviamo un vino insieme da lontano.
Viaggiate ché sennò poi diventate razzisti e finite per credere che la vostra pelle è l'unica ad avere ragione, che la vostra lingua è la più romantica e che siete stati i primi ad essere i primi.
Viaggiate ché se non viaggiate poi non vi si fortificano i pensieri non vi riempite di idee vi nascono sogni con le gambe fragili e poi finite per credere alle televisioni e a quelli che inventano nemici che calzano a pennello con i vostri incubi per farvi vivere di terrore senza più saluti né grazie né prego né si figuri
Viaggiate ché viaggiare insegna a dare il buongiorno a tutti a prescindere da quale sole proveniamo, viaggiate ché viaggiare insegna a dare buonanotte a tutti a prescindere dalle tenebre che ci portiamo dentro.
Viaggiate ché viaggiare insegna a resistere a non dipendere ad accettare gli altri non solo per quello che sono ma anche per quello che non potranno mai essere, a conoscere di cosa siamo capaci a sentirsi parte di una famiglia oltre frontiere, oltre confini, oltre tradizioni e cultura, viaggiare insegna a essere oltre.
Viaggiate ché sennò poi finite a credere che siete fatti solo per un panorama e invece dentro voi esistono paesaggi meravigliosi ancora da visitare.