Poesie di Giovanna Sacchiero

Nato (Italia)
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Scritta da: giosc

Il lago e la neve

Sfiorami il viso,
socchiudo la bocca
che bello il paesino
che candido, ride
che soffice, abbraccia
il lago è un cristallo
fumoso e maliardo
orme a farina
sbattiamo le ciglia
la volpe ci guarda
domani è fanghiglia
la neve è un contorno
la sua mano mi scalda
una magica notte
m'illumina e incanta
luci di festa
presepi di legno
tutto è reale
non è solo un sogno.
Giovanna Sacchiero
Composta lunedì 21 dicembre 2009
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    Scritta da: giosc

    Buco nero

    Dico letto, sì, dico letto

    letto candido, letto ad acqua
    letto di foglie e, letto di morte...

    porta il riposo a questa faccia di cera
    assuefatta e nevrotica, sobillata ma nera

    la mia depressione sì, sei un tale rifugio
    da chi mi vorrebbe, inarrivabile e fiera

    ma sono malata... dentro e nel centro
    mi sento sicura, svegliar me non intendo...

    società avanzata la nostra, non sei donna né uomo,
    sei solo individuo... bè, non fare collette

    analizza e sfrutta, plasma ed insulta
    non esser d'accordo, con gli altri del gruppo

    ma, se da sola vuoi stare, non ti lamentare
    se qualcun ti consiglia di andarti a infilare

    nel primo lettino, di quel mago di niente
    che getta consigli e che si riempie le tasche

    non son più nel letto, ho rivisto il mio amico
    quello africano, di vent'anni di meno

    niente fragole e champagne al suo matrimonio
    ma una folla di amici cantano e ballano insieme

    mi confida che non sa cosa sia il buco nero
    e questo mi basta ad uscire di nuovo...
    Giovanna Sacchiero
    Composta giovedì 17 dicembre 2009
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      Scritta da: giosc

      Una parte di me

      Oggi, che la solitudine abbraccia la penna
      e i tasti godono della mia compagnia
      penso al giorno in cui, qualcuno potrà leggere
      ciò che è rimasto, di una semplice giornata triste.

      Oggi, che la gioia abbraccia il pennello
      ed una foto gode del mio sorriso
      penso al giorno in cui, qualcuno potrà guardare
      ciò che è rimasto, di una semplice giornata felice.
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        Scritta da: giosc

        Castelli in aria

        Racchiudo la mia storia in quel castello,
        laddove guerre e amori
        assorbono immagini e colori
        evanescente realtà e fantasia
        i fantasmi della mia follia

        colei che mi tormenta
        se non schiudo quella porta,
        quella del mio destino,
        apriti dai, che tutto diventerà divino

        Entro in quel castello,
        frecce e pugnali infatuati di sangue,
        alcove intrise di burrose forme feconde
        attendono di sfamare nuove anime

        Passi lenti, falsi, amareggiati
        passi rapidi, viziati, intrecciati
        come i piedi degli amanti
        che si sfiorano garbatamente armonizzati

        Tutto ciò che resta del castello
        sono pietre avvolte di mistero,
        cellule di sogni, di profumi inebrianti
        i ricordi di noi amanti,
        con l'illusoria fantasia
        di aver racchiuso in una bolla
        quel castello fatto d'aria.
        Giovanna Sacchiero
        Composta domenica 8 novembre 2009
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          Scritta da: giosc

          Non sai fare proprio niente

          Quante volte qualcuno ve l'ha fatto presente,
          non sai fare proprio niente

          che gaudente sinfonia
          che bel tipo di asfissia

          non guidare, non parlare
          sbagli sempre anche a non fare

          che quantità di scorie
          ti sbatton nel faccino

          vorrà dire che domani
          tiri fuori lo spadino

          chi ti scaglia contro il muro
          ti vuol dir che ce l'ha duro

          ma guardatevi anche intorno
          che siam stufi del buongiorno

          taci un giorno per dovere
          ma ora parla per piacere

          chi ti riempie di lamenti
          si ricordi dei tuoi denti.
          Giovanna Sacchiero
          Composta giovedì 22 ottobre 2009
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            Scritta da: giosc

            Al di là del muro

            Guardo al di là del muro
            e vedo qualcuno che balla,
            traballa e, indossa un vestito
            di paglia, gialla, come
            il languore che mi attanaglia

            la vita mi è contraria... penso,
            non è vivacità ma... tedio,
            per quella musica farneticante,
            stringiti gola mia, ma attendi,
            era solo un momento di follia.

            Abbatto il muro con forza
            e vedo qualcuno che balla
            sviscera fluidità il suo corpo
            una luce lo abbaglia, gialla
            e la sua giocondità mi sballa.
            Giovanna Sacchiero
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              Scritta da: giosc

              Dieci agosto

              Un'amica sta morendo
              ma io vivo
              non capisce che lo so
              ma l'ascolto

              non posso far qualcosa
              ma io prego
              non ho pregato mai
              ma ci credo

              non saprà che ci sarò
              ma la veglio
              non c'è stella che cadrà
              ma io anelo

              un'amica sta morendo
              ma io celo
              quel dolore resterà
              ma lo vivo.
              Giovanna Sacchiero
              Composta lunedì 10 agosto 2009
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                Scritta da: giosc

                Il sale negli occhi

                Accolgo tra i miei seni
                le tue sapide lacrime
                di cui si nutre la mia pelle
                madida di sudore
                assetata del tuo amore

                Questo è il sale della vita
                e cicatrizza la ferita
                Con i baci tu vedrai
                toglieremo tutti i guai

                Le tue labbra scendon giù
                frugalmente tornan su
                in un turbinio di sensi
                che non sono più tormenti

                Delle notti insonni tu
                non ti libererai più
                quel calore del momento
                sfogherà in un lamento

                Ci saranno ancora rose
                in un giugno senza spose
                ma la vita in compagnia
                sarà rosa e così sia.
                Giovanna Sacchiero
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                  Scritta da: giosc

                  Nonna

                  Non ricordo quando ho visto il tuo volto
                  Curiosità di un giorno, sinfonia di una notte
                  Una donna come tante, un essere speciale
                  Non servono parole,
                  Ora giaci nel letto e non ti so consolare
                  Mi dolgo di fuggire da quel sogno immane
                  Ma devo restare
                  Tu mi lascerai e non ritornerai.
                  Bella e fresca come una rosa
                  Piccoli occhi vispi mi guardano
                  Discrete e amorevoli gesta mi invadono
                  Non servono parole,
                  io so che tu ci sei.
                  Nonna ti amo.
                  Giovanna Sacchiero
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