Ci facciamo adulti sognando il domani legati a racconti con volti umani. Cappuccetto Rosso cresce con Barbablù, Pinocchio si diverte beffandosi di Belzebù. La Befana cavalca sulla luna piena durante le notti senza misteri. Ci facciamo adulti al ritmo di un ritornello perdendo ritmo e parole sognando un somarello. Un'avventura perduta nelle grotte del mondo, una giovane sfoglia un fiore in girotondo. Un'epoca cavalca sulla giostra umana e ci facciamo adulti insieme al gatto con gli stivali.
Ho visto un uomo danzare col toro dietro una mantilla di una donna sola. Era il sogno d'una notte chiara col passo doble e morte amara. Correvano le ombre all'odore del sangue, las banderillas d'oro e musica di chitarra. Il torero danzava con grida ardenti inchiodando la spada nel muto silenzio. Gridano ancora il toro e la luna e il sole dorme in caverna oscura. Ho visto l'uomo danzare col toro: il giorno e la notte in canto d'amore.
In un giorno di quell'Agosto afoso mi dissi senza timore: se vuoi trovare il tuo cammino all'ombra, vai dritto al fiume, troverai pioppi verdeggianti, pini nostrani nell'azzurro, cicogne spigolando sulla riva, occhi neri pieni di malinconia.
Camminai ascoltando il vento, giocando con i tristi giunchi, guardando l'acqua scendere su ciottoli del tempo. Camminai insieme alle nuvole, mi specchiai su diamanti di luce, lavai il giorno di sudore sotto un salice senza colori.
Finì il calore di Agosto, finì anche il cammino pieno di more rosse e una lucertola amica. Trovai il mio cammino sotto pioppi centenari. Lasciai la mia bisaccia piena di silenzi e di passato.
Cade la pioggia su nuovi deserti purifica l'aria senza anima. Un vecchio seduto sotto i portici aspetta uno sguardo e un soldo per ammazzare l'ultimo sogno.
Scende con la pioggia una colomba becca la luce rimasta fra le ombre. Un bambino si sforza per chiamarla un fruscio d'ali rompe la speranza mentre la pioggia cade nelle mani.
Attimi di silenzio nelle strade per ascoltare cadere delle gocce gonfie della tristezza del giorno e rotte da ombre senza volto.
Cade la pioggia anche negli occhi feriti da cartelli pubblicitari. Un autobus ti porta alla memoria che la vita è un lungo viaggio con biglietto d'andata e ritorno.
Sotto l'ombrello ritorno a casa non vedo più il cielo lontano. Lo sento camminare sull'ombrello cantando un falso ritornello tanto familiare come bello.