Scritta da: Giuseppe Di Gianfilippo
in Poesie (Poesie d'amore)
Il mio nome
Non riesco più a trovare il mio nome
l'ultima volta l'ho visto che teneva per mano mia madre
dev'essere stata quell'unica volta
che lei se n'è andata.
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Non riesco più a trovare il mio nome
l'ultima volta l'ho visto che teneva per mano mia madre
dev'essere stata quell'unica volta
che lei se n'è andata.
Mi basterebbe un punto,
anche con la virgola,
per tenere ferme,
almeno per un attimo,
queste inutili parole.
Vorrei vedermi vivere
tra le righe di una tua poesia
e poi
morirci dentro.
La fantasia mi segue
come mi segue la mia ombra
eppure
entrambe
vorrebbero essere altrove.
Questa notte
il cielo
è una tovaglia scura
dove il buio
ha lasciato le briciole
dopo aver mangiato
la luna.
Una piccola e costante
oscillazione gravitazionale
tra cielo
terra e mare
intorno all'asse orizzontale
di questo mio pensare
si muove lentamente
senza vacillare
nel buio trasparente della mente
e gli occhi fanno male
per fermare queste lacrime
che spingono da dentro
e convergono nell'apice
di questo sentimento,
senza oggi né domani,
ma che è stato fino a ieri
adesso è appeso a un salice
che delicatamente
sfiora il prato
e mi dondola i pensieri.
Parole che non ti scrivono
e disegni che non trattengono
tutti i colori che sei.
Non sono io a trovarti
mi accadi
dalla testa alla bocca
e mi riempi le mani.
Mi sei sole con gli occhi
e con la bocca il mare.
Le sto vedendo cadere dalla tua schiena
le parole che prima cercavi nella mia bocca
potrei raccoglierle
e tenerle strette tra le mie mani
ma non è più tempo
che le sciolga la pioggia
che si brucino al sole
o se le porti via il vento.