Scritta da: G. Casarini
in Poesie (Poesie d'amore)
La tarda viola
Vedo oggi nel giardino una tardiva viola
e con la mente ritorno a un tempo antico
al giardino della giovinezza e dell'amore
vi era ricordo vi era un fior certo una viola
ma non la colsi che nell'istante mi tremò
la mano ancor dell'amore acerbo allora
or mi domando che fine abbia fatto quel
non colto da me fiore: là ritornar cercar
vedere? Fosse ancor lì qual come questa
viola tardiva e dolce e profumata? Tremante
pur oggi la man sarebbe e incerta poi non
per acerbo amor ma per vecchiaia stanca,
guardo e penso ai versi del poeta antico:
"Il mio sogno è nutrito d'abbandono,
di rimpianto. Non amo che la viola
che non colsi. Non amo che le cose
che potevano essere e non sono state..."
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