Poesie di Herta Müller

Scrittrice, nato lunedì 17 agosto 1953 a Ni?chidorf (Romania)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi.

Scritta da: Andrea De Candia
Arrivò una bambina dai capelli bianchi
e non aveva più denti
soltanto pane nella pancia e patria
e una mano gialla fatta di neve e
la fortuna che sbatte contro la guancia
subito il mio cappotto di fuori fu bianco e
i miei sarti mi domandarono perché
non so morire
di cosa sono debitrice agli alberi
è una cosa che si lascia appesa lassù.
Herta Müller
Composta lunedì 7 marzo 2016
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    Scritta da: Andrea De Candia
    Il padre è anche il proprio fratello
    che non c'è più
    sono due in uno
    tre con la guerra mondiale

    cos'hanno da gemere i grilli
    cosa crescono alle ragazze
    gli occhi come bacche di vite vergine
    i seni come punture di zanzara

    compro i piccoli biglietti
    e vado sulla giostra
    il motore beve acquavite
    e il principale beve benzina
    forse ho paura
    di sicuro lui è stato in guerra
    con ambedue i tre soldati.
    Herta Müller
    Composta lunedì 7 marzo 2016
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      Scritta da: Andrea De Candia
      E il re s'inchina un po'
      e a piedi viene di solito la notte
      e dal tetto della fabbrica nel fiume
      brillano due scarpe
      alla rovescia e così presto bianche come neon
      e l'una ci rompe la faccia
      e l'altra ci rompe morbida le costole
      e spente al mattino le scarpe di neon
      il melo selvatico lunatico l'acero arrossisce
      le stelle in cielo passano come popcorn
      e il re s'inchina e uccide.
      Herta Müller
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        Scritta da: Andrea De Candia
        Su una via asfaltata faceva bella mostra di sé un foulard e un
        istante più tardi c'era già un'ala d'oca rinsecchita
        mi veniva dietro una signorona non mi crede nessuno
        ma aveva la mia pelle e la mia carne e due pezzetti
        di mani di vetro e delle perline e una gonna lillipuziana
        troppo stretta, e a me spuntava una tazza
        bianca dove c'è il cuore e la dov'è la tempia una piccola
        pompa di caucciù e dov'è la bocca una zampa
        gialla di cuculo, sul serio che m'incalzava e allora ho detto
        alla signorona: mi scusi, madame, in realtà però
        dà alquanto nell'occhio ciò che fa,
        e lei mi ha risposto: insomma
        secondo me
        ciò che si può
        non è escluso.
        Herta Müller
        Composta martedì 1 settembre 2015
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          Scritta da: Andrea De Candia
          Bello è assai, è cominciato a piovere insomma, una
          somma significativa di gocce come le mosche di
          vetro, diamine, che finezze si va a cercare quest'estate
          che è già sistemata, porta tre sacchi di pettinature con
          sei crocchie e ops, è completamente sospesa col
          culo in su fra rami di pruni, accanto alla
          casa, solo che è un po' esagerata mentre si
          atteggia a merlettaia di quella strangolata più tardi
          la sera, ahi, con delle calze verdognole a rete.
          Herta Müller
          Composta giovedì 6 agosto 2015
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            Scritta da: Andrea De Candia
            Rispondo ora all'intervista
            è semplice:
            farei la stessa cosa che farei diversamente da qualunque altra cosa, la stessa
            cosa la farei finché la faccenda non quaglierà
            venti giorni dopo tutto ciò, se lo volesse, questa
            cosa potrebbe a mio avviso fare ancora qualcosa
            comunque fa già la stessa cosa e non l'
            abbandonerei solo perché sono un imbecille celebre in guano di
            civetta, con il casino che ha creato Michaela e le stava proprio bene
            sì, dice che in fabbrica lo so io
            l'arcobaleno a casa dell'arci-
            diavolo farei la stessa cosa
            che semplicemente farei,
            avete afferrato l'idea, non è così.
            Herta Müller
            Composta giovedì 6 agosto 2015
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              Scritta da: Andrea De Candia
              Ho sulle labbra una panchina pitturata di fresco in
              color ciclamino e, dopo un sorso di caffè, Ilie
              diceva che arriverà un estate, sarà con una paglia in
              testa e tarana-tarana...
              in realtà, durante la sarchiatura del mais ho abbordato una
              pecora stregata che cantava un blues che ci vende
              il paese, durante il viaggio - cioè novecento e otto
              chilometri in andata, mi considererà senza ritorno, da chi
              vuole, eh ma va, che mi sbarazzi di questo paese
              mi mangerei tre sacchi di "buongiorno. E in
              pantofole farei un giro dalle parti di come stai? E, con un
              cosa vuole sapere?", ebbene sì, lo giuro, mi piacerebbe
              esportarmi.
              Herta Müller
              Composta giovedì 6 agosto 2015
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                Scritta da: Andrea De Candia
                Il signor Anton sapeva di ognuno che
                carta da parati aveva nella sua casupola che
                stipite di porta che ciocco
                nel camino con che sguardi scialbi da
                lumino cimiteriale andava in giro quello o quell'altro
                quando mandava giù come fosse una sfoglia al formaggio
                la propria vita sapeva anche quanti bottoni ancora
                ciascuno aveva attaccati al cappotto quante mosche
                ormai nelle tasche e quante scarpe con lo scricchio
                ai piedi, però non aveva la benché minima idea
                dove fosse la macelleria.
                Herta Müller
                Composta giovedì 6 agosto 2015
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                  Scritta da: Andrea De Candia
                  Questo vicino nostro Bebe ha una bella
                  pensione da ufficiale essendo stato promosso
                  4 volte di grado grazie all'importanza della vittoria sui turchi,
                  rimarrà nei libri di storia in forza dell'ingresso,
                  nei territori della sua bocca, di 8 denti d'oro
                  la fama procedendo sempre più dalla fronte
                  fino al gusto di perdizione
                  Adesso la pace si darà
                  più arie, dal momento che
                  la saggezza ammassa le proprie
                  pecore troppo bianche in
                  luoghi troppo estranei.
                  Herta Müller
                  Composta giovedì 6 agosto 2015
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