Sorride alle stelle il cucciolo inerme avvolto nel caldo buio notturno che lo protegge. Sogna il domani un mondo azzurro di rose e comete, e stringe nel cuore un talismano di miele. Passa una nuvola, il bimbo gioca nel bianco immacolato splendore di vita; lo riscalda un abbraccio e si sveglia nel domani. Un istante ed è padre, sogni svaniti come le nuvole, sconfitte nel cuore l'amore fra le braccia. Il bambino lo fissa, si specchia immagina il suo mondo e il cerchio continua.
Tace la luce notturna, il colore scompare nel fiume scuro del silenzio... qui mi accascio. Un Cupido severo mi ha strappato l'anima con le sue ali nere [brandelli di fuoco, artigli di fuoco]. Disperazione che sa di fiele un canto ululato alla luna che nuvole arse di vento ricoprono con cenere grigia, si perde...
Amore non c'è più, spento il fuoco un ardore di morte mi strazia, il nulla mi accarezza lussurioso e piange la foglia di pece che avvizzisce nel petto al posto del cuore. Luna tramonta, grida nel vuoto e il silenzio mi lusinga nel sogno di un amore perduto.
Scappa mantello argentato di sogno di fuga tu vivi ogni notte, lasci caldo il guanciale che anela un ritorno... è freddo. Il rosso ti insegue nell'ombra carezzando le tue ciglia e posando brina d'amore su un cuore che arde ogni giorno, per chi? Notte cortese fin troppo, schermo al tuo sguardo di fiamma, si chiude si schiude trafelato nella corsa del perdono. Castello di aria fuggi nel vento perché qui che ti aspetta rimarrà sempre l'ingenuità.