Fuori tutto fermo, tutto vuoto, tutto tace.
Strade silenziose, sibila il vento, le foglie cadono
dagli alberi ormai stanchi.
Stanchi come le persone, che rinchiuse nelle case
sognano un abbraccio, un saluto, un bacio
ormai divenuti virtuali.

La nostra mente viaggia verso un futuro migliore,
un futuro dove tutto avrà più valore,
dove incontreremo persone più umili,
reduci da una guerra senza bombe.

Le stesse persone ci aiuteranno a perseguire uno scopo:
quello di raggiungere con lo sguardo
quel cielo azzurro e limpido
tanto agognato da dietro mura fatte di mattoni
e finestre.

Resterà un ricordo maledettamente indelebile, ma rappresenterà una dura lezione.
La vita è troppo fragile e di fronte ad essa
nulla ha più senso.
Ivan Crescente
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