La luna si può prendere a cucchiaiate o come una capsula ogni due ore. È buona come ipnotico e sedativo e solleva
anche quelli che si sono intossicati di filosofia Un pezzo di luna nella tasca è amuleto migliore di una zampa di coniglio: serve per trovare chi si ama, e per allontanare i medici e le cliniche.
Si può dare come dolce ai bambini quando non si sono ancora addormentati, ed alcune gocce di luna negli occhi degli anziani li aiutano a spegnersi in pace.
Metti una foglia tenera della luna sotto il tuo cuscino e guarderai quello che hai voglia di vedere. Porta sempre una boccetta dell'aria della luna per quando anneghi, e dà la chiave della luna ai carcerati e ai disincantati.
Per i condannati a morte e per i condannati a vita non c'è migliore stimolante che la luna in dosi precise in dosi controllate.
La luna
La luna se puede tomar a cucharadas o como una cápsula cada dos horas. Es buena como hipnótico y sedante y también alivia a los que se han intoxicado de filosofía Un pedazo de luna en el bolsillo es el mejor amuleto que la pata de conejo: sirve para encontrar a quien se ama, y para alejar a los médicos y las clínicas. Se puede dar de postre a los niños cuando no se han dormido, y unas gotas de luna en los ojos de los ancianos ayudan a bien morir
Pon una hoja tierna de la luna debajo de tu almohada y mirarás lo que quieras ver. Lleva siempre un frasquito del aire de la luna para cuando te ahogues, y dale la llave de la luna a los presos y a los desencantados. Para los condenados a muerte y para los condenados a vida no hay mejor estimulante que la luna en dosis precisas y controladas
Quelli che amano tacciono. L'amore è il silenzio più fine, il più tremante, il più insopportabile. Quelli che amano cercano, sono quelli che lasciano perdere sono quelli che cambiano, quelli che dimenticano. Il cuore dice loro che non troveranno mai, non trovano, cercano.
Quelli che amano vanno come pazzi perché stanno soli, soli, soli, consegnandosi, dandosi ogni istante, piangendo perché non salvano l'amore. Li preoccupa l'amore. Quelli che amano vivono alla giornata, non possono fare di più, non sanno. Sempre se ne stanno andando, sempre, da qualche parte. Aspettano, non aspettano nulla, ma aspettano. Sanno che non troveranno mai. L'amore è la proroga perpetua, sempre il passo seguente, l'altro, l'altro. Quelli che amano sono gli insaziabili quelli che sempre - meno male! - resteranno soli.
Quelli che amano sono l'idra del racconto. Hanno serpenti al posto delle braccia. Le vene del collo gli si gonfiano anche come serpenti per asfissiarli. Quelli che amano non possono dormire perché se si addormentano se li mangiano i vermi.
Nel buio aprono gli occhi e in loro cade lo spavento.
Trovano scorpioni sotto il lenzuolo e il loro letto galleggia come su di un lago.
Quelli che amano sono pazzi, soltanto pazzi, senza Dio e senza diavolo.
Quelli che amano escono dalle loro grotte tremanti, affamati, a cacciare fantasmi. Ridono di quelli che lo sanno tutto, di quelli che amano per sempre, veracemente, di quelli che credono nell'amore come una lampada d'olio inesauribile. Quelli che amano giocano ad afferrare l'acqua, a tatuare il fumo, a non andarsene. Giocano al lungo, triste gioco dell'amore. Nessuno si può rassegnare. Dicono che nessuno si può rassegnare. Quelli che amano si vergognano di qualsiasi conformismo. Vuoti, ma vuoti da una costola all'altra, la morte li corrode dietro gli occhi, e loro camminano, piangono fino all'alba dove treni e galli si salutano dolorosamente. A volte gli arriva un odore a terra appena nata, a donne che dormono con la mano nel sesso, compiaciute, a ruscelli d'acqua tenera e cucine.
Quelli che amano cantano tra le labbra una canzone mai imparata, e se ne vanno piangendo, piangendo, la bella vita.