Ed eri così bella quando le nostre strade erano già segnate i nostri destini scritti come altri prima di noi figli di una natura che più non ci avrebbe amato creature che fantasticavano ancora i fiori ma la Terra vittima dei propri figli non avrebbe più perdonato l'ambizione umana. Ero così bello quando le guerre atomiche erano prossime quando non sapevamo nulla della vita di pianeti, di costellazioni, della morte inutili vite le nostre, per il sistema inutilizzabili vite come secoli e secoli già prima di noi spente, schiacciate, dimenticate. Così belle quando un bacio veniva punito come reato, condannati all'ergastolo gli amanti perché non più conosciuto, inutile al cammino dell'Universo amanti per un giorno e fuorilegge per l'eternità, fermasti con la tua luce il progresso dell'uomo.
Sì belli perché senza tempo immolati per un istante nella moria dei pianeti.