Ti penso ogni giorno tra un mare di avanzi briciole amare fotogrammi attimi perduti, naufragati. Tu mi parli con silenzi di sogni muti le tue ali sepolte dismesse, ora risorte issate da fragili corde. Mentre io ancora parlo come un folle che parla a se stesso. Tu scruti lontano e preghi bevi sola e ti nascondi. Non ti vedo ma ascolto quel tuo silenzio muto e tenace come un freddo inverno che tace e trascende labbra serrate amate perdute bandiere al vento.
I miei occhi, lontani non vedranno più l'alba riflessa sul tuo viso neppure un brindisi o un ultimo tramonto per dirci addio. Le tue mani, da un po' non osano più sulle mie e mai avrò risposte a questa follia. La tua voce è diventata silenzio per questo mi ostino a cercarti in ogni luogo della mente.